Bertolaso e Stati disertano il tribunale


Guido Bertolaso era atteso questa mattina al Tribunale dell’Aquila per l’udienza del processo Grandi Rischi Bis ma, come già accaduto in precedenza, non si è presentato. Il Gup Giuseppe Grieco nella sessione del 4 Marzo aveva rinviato a oggi la seduta. Vengono ascoltati i funzionari di protezione civile, tra cui esponenti apicali come Giuseppe Zamberletti, ex capo della Protezione Civile ed ex commissario di governo nelle emergenze post-sismiche in Friuli nel 1976 e in Irpinia nel 1980, e Titti Postiglione, responsabile della sala operativa nazionale della Protezione civile. Quest’ultima si è soffermata a lungo sul comunicato stampa rilasciato dall’ ufficio di protezione civile regionale, a seguito di un evento di magnitudo 4 e prima della convocazione della commissione nazionale, in cui si sottolineava che “non si prevedevano altre scosse” ; dall’altra parte, ampia diffusione avevano a giorni alterni le previsioni del sedicente tecnico del radon, Giampaolo Giuliani, che invece allarmava su probabili scosse devastanti a Sulmona. Due informazioni antitetiche ed entrambe infondate, su cui era necessario far chiarezza, anche tramite la convocazione degli esperti della Grandi Rischi. “Alcuni giorni dopo la riunione, mi vennero inviati tramite mail degli appunti, presi durante la riunione della Commissione dalla dott.ssa Salvatori dell’Ufficio Gestione Emergenza. Questi appunti furono alla base della redazione del verbale della Grandi Rischi”. Negli appunti è stato riportato il tema dello scarico di energia, ma in che termini ? La teste spiega che “lo scarico di energia inteso in senso positivo, è una tesi utilizzata già per altri terremoti in passato e che circola da anni nelle stanze del Dipartimento. Ma lo scarico di energia non può essere considerato come fattore esclusivo”: vale a dire che non esclude altri eventi sismici più forti di quelli già accaduti. “Nessuno ha mai sostenuto che l’esistenza della sequenza non implicasse la possibilità di un evento principale più forte” – ha sottolineato la Postiglione. “Non c’erano segnali che potevano far presagire una grande scossa ma non si poteva escludere una grande scossa”.Da geologa dichiara di non condividere la teoria dello scarico di energia ma in dipartimento la tesi era stata già sostenuta da svariati tecnici. “La nostra non è una struttura scientifica per cui noi discutevamo di ciò che proveniva da altri ambienti scientifici, l’INGV in prima battuta. Ci siamo posti il problema se lo sciame fosse da interpretare positivamente oppure no, per cui abbiamo richiesto la convocazione della commissione di scienziati esperti di sismologia”. Alle ore 12 non si vede ancora Daniela Stati, l’allora assessore regionale alla protezione civile, che per Grieco risulta essere”un teste fondamentale”. Il Gup ha detto: “Male ha fatto a non venire, peggio ha fatto a non giustificarsi. Nella prossima udienza ci sarà comunque, perché manderò i Carabinieri di Avezzano a prenderla a casa”.
La prossima udienza è fissata al 1 luglio. Il processo rischia di cadere in prescrizione il 6 ottobre prossimo.
Monica Pilolli e Francesca Marchi
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