Gerusalemme, la missione salva Di Benedetto

di Roberta Galeotti
Il presidente della Regione Abruzzo è in visita a Gerusalemme con una delegazione specializzata sulle Acque, formata dal sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, e dal presidente della società aquilana Gran Sasso Acqua, Americo di Benedetto. Quest’ultimo è nell’occhio del ciclone di una tempesta politica che muove molto velocemente le pedine intorno a lui, senza apparentemente lasciare lo spazio necessario al suo ricollocamento.
Di Benedetto, al secondo mandato come Presidente dell’ente, decadrà insieme al Cda a fine giugno e, secondo la delibera 130 del Consiglio comunale di L’Aquila datata 29/11/2011, non potrà essere rinnovato nel suo incarico. Già candidato in pectore alle scorse regionali, Di Benedetto fu costretto a lasciare spazio a Pietrucci, con l’accordo della sua prossima candidatura a sindaco di l’Aquila. Oggi sarebbe sfumata anche quell’occasione e Di Benedetto sembrerebbe aver optato per un incarico tecnico, sempre vicino alle acque.

La missione con il Presidente della Regione Abruzzo sigillerà l’accordo per gli equilibri regionali?
Il presidente D’Alfonso sta sistemando, con pazienza certosina, tutti i pezzi del puzzle che lo condurranno a sedere nella Camera dei Deputati alle prossime elezioni, lasciando la Regione Abruzzo nelle mani del suo delfino, Camillo D’Alessandro, che dovrà nel frattempo andare ad occupare la poltrona di vice presidente, lasciata libera da Lolli, futuro candidato sindaco di L’Aquila.
Sistemato lo scacchiere principale, D’Alfonso deve placare ed accontentare tutti quegli elementi secondari che fanno parte del gioco politico, tra cui appunto l’altro aspirante candidato sindaco di L’Aquila Americo. La missione a Gerusalemme sarà l’occasione perchè i due trovino una quadra, magari chiudendo le trattative con l’incarico di direttore ERSI (Ente Regionale Sistema Idrico), cioè l’Ato unica regionale, cui aspira Di Benedetto.

Il disegno di legge dell’Ato Unica è stato fortemente voluto dal direttore Pierluigi Caputi, attuale city manager della città di Pescara, affinchè tutte le politiche delle acque regionali fossero coordinate uniformemente, senza differenze tra i territori regionali e con una unica programmazione di investimenti, al fine di evitare che alcuni territori attraessero tutti i finanziamenti a discapito di altri.
Il candidato presidente del nascente Ente è stato a lungo l’ex Assessore Angelo Di Paolo, che, però, è stato da poco eletto sindaco a Canistro e che, quindi, per effetto della Severino non potrà imbarcarsi in questa nuova avventura regionale.
«90 minuti a colloquio con Shimon Peres – scrive il presidente D’Alfonso sulla sua movimentata pagina Facebook, commentando un pezzo della missione delle acque – e la sua meritata sapienza. Ho potuto misurare la centralità dell’acqua, della privazione e dell’abbondanza. Mi è stata raccontata la potenza della volontà, del sogno che prefigura ciò che non c’è, ma con la dedizione competente arriva e soddisfa tutti. Così è scritta la storia dell’acqua che porta la pace in Israele». La delegazione ha visitato oggi la società pubblica Hagihon, azienda che fornisce acqua e servizi nell’area della città di Gerusalemme.
In molti hanno superficialmente letto il viaggio di D’Alfonso con Di Benedetto come l’occasione di lancio del futuro candidato sindaco dell’Aquila, dimenticando che il faraone D’Alfonso ha già tracciato la nuova geografia politica della regione Abruzzo per i prossimi anni. Nulla potrà alterarla.
