Gran Sasso, un cancello chiuso al turismo

di Eleonora Falci
Le belle giornate di sole invogliano centinaia di turisti, provenienti non solo dall’Abruzzo, a godere dello splendore del Gran Sasso e del Parco Nazionale: aria fresca e pulita, un cielo azzurro come non mai e una natura da godere appieno sia se si è sportivi sia se si vuole fare una camminata in mezzo al verde.
Ma anche se il Gran Sasso ce la mette tutta per essere appetibile e attirare il turismo, non basta. I servizi ai turisti sono pressoché nulli: quel poco che c’era, infatti, non c’è più.


Il punto informativo è chiuso, con tanto di catena con lucchetto al cancello. Il cartello con le indicazioni è buttato a terra, all’interno della struttura, fra le erbacce che crescono numerose. Un deserto in montagna.


La ex casa cantoniera di Fonte Cerreto, che oltre ad essere punto informativo e Centro Visite è anche Show Room dei Prodotti Tipici del Parco e sede degli uffici del Consorzio GAL Arca Abruzzo, è chiusa nonostante sul sito ufficiale sia riportata la dicitura “aperto” affianco al nome della struttura.


La situazione di desolazione è tale da dare l’impressione ai diversi turisti in zona in questi giorni di non essere nemmeno in una zona turistica. Difficoltà per reperire le informazioni, cartine, depliant: e se non ci fossero gli esercizi commerciali a prestare assistenza e a dare qualche informazione i turisti andrebbero via senza nemmeno scendere dalla macchina.
E sono in tanti a chiedersi: ma è così che si vuole incentivare il turismo della montagna?