Sanità, anche il centrodestra gioca la carta Teramo-L’Aquila

di Eleonora Falci
Un hub di secondo livello fra L’Aquila e Teramo: alla proposta, svelata al Capoluogo dal presidente del Consiglio comunale dell’Aquila Carlo Benedetti (L’Aquila tenta Teramo per l’hub di secondo livello), aderiscono anche i consiglieri comunali di centrodestra, riuniti per una conferenza stampa in cui hanno chiarito la loro posizione.
Sono Giorgio De Matteis, Daniele Ferella, Emanuele Imprudente e Luigi D’Eramo che, prendendo la parola anche a nome dell’assente giustificato Guido Liris, hanno sottolineato come l’unica maniera per salvare le eccellenze aquilane e al tempo stesso garantire servizi di ottima qualità anche in prospettiva futura alle aree interne sia quella di un unico hub che riunisca le specializzazioni sanitarie di Teramo e dell’Aquila. Cardiochirurgia e neurochirurgia su tutte, visto che sono le due che impediscono al Mazzini da solo e al San Salvatore da solo di fare quel passo in più per diventare ospedale di secondo livello, come vi abbiamo raccontato pochi giorni fa.
Chissà che il sindaco Brucchi e le Istituzioni teramane non si facciano sensibili alle sirene aquilane: fatto sta che se a livello comunale qualcosa si è mosso, con la linea d’azione L’Aquila-Teramo che pare stia prendendo piede – insieme ad un futuro consiglio comunale straordinario che riunirà le due amministrazioni magari sotto al Gran Sasso – a livello regionale dopo l’intervento dell’assessore Paolucci a Villa Gioia tutto tace.
Parlavamo di servizi nelle aree interne: è chiaro che a beneficiare di un hub di secondo livello sarebbe anche la vasta provincia dell’Aquila che ha nell’ospedale di Avezzano una struttura all’avanguardia e con un numero sempre crescente di posti letto e reparti.
Ma evidentemente l’intenzione di far crescere il nosocomio marsicano mal si concilia con quella che è la realtà dei fatti: è notizia di oggi che l’attività di Neurochirurgia di Avezzano verrà sospesa a causa della mancanza di personale medico, in particolare di 4 dirigenti. Tutto il personale necessario verrà dunque trasferito all’Aquila per garantire un servizio h24: nel frattempo, si procederà all’assunzione di due neurochirurghi.
“Il provvedimento” spiega Rinaldo Tordera, manager della ASL 1 “è stato assunto al fine tutelare i degenti e garantire loro adeguata assistenzà. In questa fase transitoria sara’ assicurata la disponibilita’ di un neurochirurgo all’Aquila per qualsiasi problematica emergente relativa all’attivita’ della stroke unit, nell’ambito della neurologia dell’ospedale di Avezzano. Al fine di operare in piena sinergia con le istituzioni del territorio – conclude il manager – ho sentito il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, che incontrero’ gia’ mercoledi’ prossimo per esaminare la situazione e valutarla insieme, in modo da trovare ogni eventuale, possibile margine per gestire al meglio questa fase transitoria, in attesa dell’arrivo di nuovo personale medico”