Castelnuovo in festa, a casa dopo 7 anni

Tre famiglie tornano a vivere in Aia Casciani, così si chiama l’aggregato appena ricostruito nel centro storico di Castelnuovo, frazione di San Pio delle Camere. Ci sono voluti sette anni per avere il primo edificio ricostruito che fa sperare in ritmi più veloci.
Si è svolta una festa per l’occasione, con tanto di taglio del nastro, alla presenza di Paolo Esposito, titolare dell’Ufficio speciale per la ricostruzione del cratere, e il sindaco Pio Feneziani.
E’ tra i borghi più devastati dal terremoto: cinque vittime e il 90% delle abitazioni crollate o gravemente danneggiate.
Case di pietra e calce, portoni in legno lavorato e battacchi in bronzo, archi e cornici delle finestre nella classica pietra abruzzese, questo era Castelnuovo prima del 6 aprile.
RICOSTRUZIONE E GROTTONI – “Castelnuovo come Picenze”: A rendere travagliata la ricostruzione sono stati i cosiddetti grottoni, vale a dire cavità ipogee di origine antropica, in parte già conosciute ed utilizzate dagli abitanti nel corso dei secoli, proprio come ce ne sono a Picenze, frazione di Barisciano. Una sorta di paese sotterraneo che ha posto le due frazioni di fronte a un punto interrogativo: ricostruire sopra le cavità oppure altrove? Il punto è proprio questo mettere in sicurezza le cavità. Nel caso di Castelnuovo, i geologi della Campania hanno compiuto dei rilievi incrociati con quelli fatti dall’Universita’ di Firenze. Gli abitanti di Castelnuovo rivogliono il loro borgo dove era affinché il paese da ricostruire non diventi fantasma. C’è da dire che prima del sisma era stato fatto uno studio per la bonifica delle grotte sotterranee che perforano la collina. Si sarebbero dovuti cominciare i lavori, ma e’ arrivato prima il terremoto. Successivamente in fase di redazione del Piano di Ricostruzione sono state censite e studiate evidenziandone dimensioni, localizzazione, geometria e caratteristiche litologiche dei terreni nel quale sono state scavate. Dagli studi condotti è emerso che esiste la concreta possibilità che siano presenti nel sottosuolo un numero imprecisato di cavità ad oggi sconosciute. Sono stati rilevati ingressi di cavità abbandonate perché crollate, oppure ci sono segnalazioni di cedimenti di strade comunali al di sopra di cavità instabili di cui si era persa a memoria.
VIA I PUNTELLAMENTI: Il mese scorso, è stato rimosso il vistoso puntellamento in legno all’ingresso ovest di Castelnuovo, permettendo il ripristino della viabilità ordinaria. La notizia del nuovo palazzo restaurato regala ai residenti un’atmosfera di normalità. La foto che ritrae le tre famiglie che dopo sette anni tornano a casa sta facendo il giro della rete, non solo nel comprensorio ma anche tra i tanti che tornavano nel borgo durante l’estate e le festività prima del terremoto. “Castelnuovo è un Borgo fortificato – come è scritto all’ingresso del paese – e tale tornerà”. Francesca Marchi