Tra Silveri e Tordera, non mettere il Galzio

7 luglio 2016 | 13:47
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Tra Silveri e Tordera, non mettere il Galzio

Via Renato Galzio, primario di Neurochirurgia del San Salvatore, specialista in un reparto che con lui è arrivato ad essere eccellenza a livello non solo nazionale ma internazionale.
La notizia delle dimissioni del famoso neurochirurgo, consegnate direttamente nelle mani del direttore Rinaldo Tordera, è esplosa stamattina come una bomba. Oggetto del contendere la questione della Neurochirurgia di Avezzano, chiusa per mancanza di personale: ma solo temporaneamente, come si è affrettato Tordera a precisare, viste anche le tante pressioni provenienti dalla politica marsicana (Avezzano, chiude Neurochirurgia). Ma la questione già sta per rientrare.

Da quanto si apprende, infatti, a breve uscirà un comunicato congiunto tra Tordera e Galzio: pace è fatta, dunque.

Ma il nodo è ben più intricato.
Il decreto Lorenzin non lascia dubbi:
in tutto Abruzzo possono esserci solo due neurochirurgie.
Più volte Galzio negli ultimi mesi ha espresso scetticismo nei confronti della politica, che continua a giustificare la presenza di un’altra Neurochirurgia in provincia: il reparto deve poter servire minimo 600mila utenti. Logico, dunque, pensare che Avezzano dovrà salutare al più presto il SUO reparto e che le forze debbano concentrarsi su l’Aquila. Il reparto di neurochirurgia ad Avezzano fu istituito due anni fa, dall’ex direttore Silveri, in piena epoca Piccone e con la benedizione del Ministro Gaetano Quagliariello, ma nessuno si sbracciò per evitarne l’inutile costituzione.

In tempo di ferie è normale che il professor Galzio, in accordo con il nuovo manager di centro sinistra Tordera, abbia temporaneamente depotenziato Avezzano per consentire l’avvicendamento dei chirurghi.
Davanti alla levata di scudi del sindaco di Pangrazio, Galzio non si è sentito rispettato ne difeso dall’attuale direttore, che fa da cuscinetto diplomatico tra le forze politiche del territorio.
Tordera continua, infatti, ad essere tirato per la giacca ora da uno, ora dall’altro: il leit motiv continua ad essere sempre quello politico e di una sanità che si decide a tavolino a seconda degli equilibri territoriali, ma soprattutto dei pesi politici.

Il professor Galzio, raggiunto telefonicamente dal Capoluogo, non ha rilasciato dichiarazioni, ma ha apertamente manifestato il suo disappunto sull’intera questione.

Le dichiarazioni delle ultime ore del sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio (Galzio già “ha tentato di soverchiare autoritariamente il reparto di Avezzano: ero riuscito a bloccarlo, ma ancora una volta ci ha riprovato”) e del consigliere regionale Emilio Iampieri (“Un barone della medicina”) la dicono lunga su quanto nella sanità incidano, eccome, gli equilibri politici ed elettorali. Sulla vicenda, per la cronaca, non c’è stata nessuna presa di posizione della politica aquilana.

Al centro di questo braccio di ferro, infine, Rinaldo Tordera, che ha scelto la linea del silenzio con la stampa ma non, evidentemente, con la politica. (e.f) (r.g.)

Il comunicato stampa del manager Tordera arriva alle ore 16, dopo l’incontro con Galzio:  “Questa mattina ho avuto un costruttivo incontro col prof. Renato Galzio, direttore del reparto di neurochirurgia di L’Aquila, al termine del quale gli ho confermato la mia stima” Lo afferma il Manager della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila,  Rinaldo Tordera. “Alla luce di tale colloquio”, aggiunge Tordera, “sono certo che, in questo momento di tensione, prevarrà il buon senso da parte di tutti, nell’interesse della nostra Asl”.

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