Ombrelloni chiusi e spiagge semivuote

11 luglio 2016 | 18:39
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Ombrelloni chiusi e spiagge semivuote

Le presenze sotto gli ombrelloni della costa abruzzese sono ai minimi storici. Accade sia in provincia di Pescara che in provincia di Teramo. Domenica in tarda mattinata sul lungo mare di Giulianova ci sono ancora parcheggi vuoti, ombrelloni chiusi, chilometri di spiaggia quasi deserti, file di lettini vuoti. Niente traffico da fine settimana. “Conviviamo con disdette e mancate prenotazioni” – afferma un balneatore di uno storico stabilimento giuliese. “Qui non è più come una volta! Si fa una gran fatica ad andare avanti”. I divieti di balneazione imposti e poi abrogati sono stati sicuramente un danno all’immagine del nostro mare. “A luglio è impensabile che sia questa la situazione, sembra di essere a maggio, perché l’estate di fatto non è partita!”
“Tra sabato notte e domenica sulla spiaggia di Giulianova in prossimità del porto hanno portato via sdraio, buttato a terra qualche ombrellone e smontato le docce degli stabilimenti” – raccontano i residenti che denunciano scarsi controlli e ripetuti episodi di sciacallaggio.
Qualche chilometro più in là, a Roseto che ha perso la sua storica Bandiera Blu, la situazione non è migliore. C’è un grande malumore dovuto proprio a questo: perdere la bandiera dopo 17 anni di seguito. Colpa dei depuratori, si è detto nella passata campagna elettorale.
Depuratori su cui la Giunta regionale ha investito oltre 170 milioni di euro per adeguare il sistema di depurazione e delle reti fognarie e per la rinaturalizzazione dei fiumi. Una parte rilevante di questi fondi sono stati dedicati al risanamento dell’Aterno-Pescara, con interventi che interessano tutta l’asta fluviale e che sono attualmente in corso di lavorazione. Adesso che siamo già a metà stagione ci vorrebbe un miracolo per cambiare rotta ma è certo è che “a settembre staremo a leccarci le ferite per tutto ciò che non è stato fatto”.
Invece buone notizie per Pineto che è tra le dodici spiagge più belle d’Italia. A dirlo è Legambiente, in base ai risultati del concorso “La più bella sei tu”, che per un mese ha permesso agli appassionati di votare sul web la spiaggia secondo loro più affascinante, con risultati incrociati anche dal parere di una giuria di esperti.

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