Tutti contro Toto… tranne D’Alfonso

Sette gallerie, seri danni ambientali e rischio per gli automobilisti in caso di terremoto, così come evidenziato anche dall’INGV.
Il progetto faraonico di Toto della messa in sicurezza dell’A24 e A25 – da quasi 6 miliardi di euro – è il prossimo scoglio per la Regione Abruzzo e in particolar modo per il Presidente Luciano D’Alfonso, visti i mal di pancia interni alla maggioranza che stanno caratterizzando queste giornate estive.
Dopo il consiglio regionale straordinario sulla sanità, finito con la maggioranza andata sotto proprio per lo sgambetto del trio Gerosolimo-Olivieri-Di Nicola (Sgambetto Di Nicola: la maggioranza cade sulla sanità), un altro stop in Giunta è arrivato dall’assessore alle aree interne Andrea Gerosolimo che, forte del suo seguito nella Valle Peligna rafforzato dalla schiacciante vittoria a Sulmona della sua candidata Anna Maria Casini, ha rallentato l’iter della delibera sul progetto riguardante le autostrade abruzzesi: una delibera inserita dal Presidente D’Alfonso che voleva essere una presa d’atto, spianando di fatto la strada al progetto di Toto.
L’istituzione di un tavolo coordinato dalla Regione, al quale prenderanno parte tutte le amministrazioni comunali dei territori interessati, sa tanto di temporeggiamento. “Sulla modifica del tracciato autostradale – ha sottolineato Gerosolimo – si e’ aperto un ampio dibattito, che ha coinvolto tutte le comunita’ della zona, in particolare quelle della Valle Peligna e della Valle del Sagittario, preoccupate per i disagi che il progetto potrebbe arrecare ai cittadini di quei territori. Di qui la scelta di favorire un confronto, cosi’ da arrivare a una soluzione condivisa, che in ogni caso non potra’ prescindere dal consenso delle popolazioni interessate”.
In molti sono contrari al progetto e, di fatto, la costituzione di questo tavolo non viene vista di buon’occhio da amministrazioni locali e associazioni, che già vedono un passo avanti, pericoloso, verso la realizzazione del progetto, con il timore di ritrovarsi davanti al “fatto compiuto”.
Le amministrazioni della Valle Peligna, contrarie nella quasi totalità, hanno una posizione espressa bene dal sindaco di Pratola, nonché Presidente della Provincia Antonio De Crescentiis: “Il nostro ‘no’ assume il significato di una battaglia contro un vero e proprio scempio che rischia di devastare in modo irreparabile un intero territorio. Il progetto prevede la realizzazione di ben sette gallerie e oltre a tagliare fuori la Valle Peligna dal tracciato autostradale, provocherebbe ingenti danni ambientali e seri rischi per la sicurezza degli automobilisti in caso di terremoto, considerato l’attraversamento di faglie attive. Rischi evidenziati pubblicamente dal geologo dell’Ingv Fabrizio Galadini. Oggi, però – aggiunge De Crescentiis – dobbiamo registrare sulla vicenda un episodio per noi molto grave: la decisione del presidente della Regione Luciano D’Alfonso di inserire in una delibera della giunta regionale la presa d’atto del progetto di variante dell’A24 e A25 e l’approvazione del relativo parere tecnico.
Una decisione che non può trovare giustificazione alla luce della ferma contrarietà manifestata dalle comunità dei territori interessati che non sono stati minimamente ascoltati e contro la quale ci batteremo con tutte le nostre forze. La nostra battaglia a salvaguardia del futuro della Valle Peligna, delle nostre comunità e del nostro patrimonio naturalistico sarà, d’ora in avanti, ancora più forte”, conclude il sindaco.
Ancora più forte l’opposizione da parte di una serie di associazioni, ambientaliste e non, che denunciano come a rischio ci siano le Gole di San Venanzio, meraviglia paesaggistica e naturalistica della Valle Subequana: “Un vero e proprio affronto alla storia e alla natura abruzzese, un attacco senza se e senza ma al buon senso e a numerose norme nazionali ed internazionali poste a tutela di beni culturali, paesaggistici e naturalistici“. Questo è il commento di Stazione Ornitologica Abruzzese, LIPU, Altura e Salviamo l’Orso ad una delle scelte contenute nel progetto TOTO sulle autostrade abruzzesi, quella di “sfondare” le pareti delle meravigliose Gole di San Venanzio per attraversarle da parte a parte con un viadotto, devastando uno dei paesaggi di maggior pregio dell’Abruzzo. E oltre alle Gole l’attuazione di questo progetto comporterebbe la distruzione ambientale e paesaggistica di diversi altri siti, inclusi in parchi nazionali e regionali e in riserve naturali che caratterizzano il paesaggio e l’ambiente dell’Abruzzo la cosiddetta “Regione verde d’Europa”
Ma la nota delle associazioni va oltre: “L’approvazione da parte di un tavolo “interdisciplinare” del progetto ha volutamente ignorato la parte naturalistica perché sa benissimo che altrimenti avrebbero dovuto evidenziate i valori dei beni comuni la cui integrità è messa in pericolo dal progetto. Sarebbero emersi decine di vincoli da superare. Così si preferisce costruire la “rete” degli interessi favorevoli per mettere tutti davanti al fatto compiuto. Ricordiamo che le norme comunitarie impongono di esaminare preliminarmente e non “a posteriori” l’incidenza degli interventi su fauna e flora protetti. Le scelte devono basarsi sulla valutazione consapevole di cosa c’è sul campo e non cercare di adattare ex post l’ambiente ai progetti con il risultato che alla fine a pagarne le conseguenze sono i valori naturalistici e paesaggistici.”
Forza Italia: abbiamo preso D’Alfonso con le mani nella marmellata
“Premesso che anche questa volta siamo stati noi dell’opposizione di FI a “stanare” il Presidente D’Alfonso con le mani nella marmellata e bloccare la Delibera inserita nella scaletta dell’ultima seduta di giunta dove si voleva prendere atto del progetto di messa in sicurezza Autostrade A24 e A25 con relativo parere tecnico, adesso vogliamo che il piano di lavoro del gruppo Toto venga portato e illustrato in Consiglio regionale affinché tutta l’assise ne possa conoscere i contenuti”. E’ quanto chiedono i Consiglieri regionali di Forza Italia Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo che aggiungono: “già nella giornata di ieri abbiamo inoltrato al Dirigente della Presidenza richiesta formale di copia DG (in allegato) per avere contezza del progetto dei sui contenuti dei costi e, soprattutto, dei pareri tecnici che vi occorrono per realizzare un’opera imponente e impattante come la deviazione di un’arteria autostradale nel cuore delle aree interne protette e tutelate della nostra Regione. Non è concepibile – continuano i consiglieri di Forza Italia – che vengano fatti incontri sui territori e tavoli tematici sull’argomento quando chi è chiamato a decidere e legiferare ancora non viene a conoscenza di documentazione relativa all’opera. Il Presidente D’Alfonso deve capire che esistono regole istituzionali e uno statuto regionale che non può eludere visto anche la ferma contrarietà manifestata dalle comunità dei territori interessati che non sono stati minimamente ascoltati. Pertanto – concludo Febbo e Sospiri – chiediamo che venga fatta luce e spiegato nei dettagli l’idea del progetto di variante dell’A24 e A25 al Consiglio regionale, unica istituzione regionale deputata a decidere su un progetto di tale portata”.
(e.f.)