Sacci, ok da Cementir. Salvi i 200 posti di lavoro

di Eleonora Falci
Si avvia a una conclusione positiva la vicenda di Sacci e dei 200 lavoratori, compreso l’indotto, impegnati nella sede di Cagnano Amiterno.
E’ stato perfezionato ieri, infatti, come riportato dal quotidiano Il Messaggero, l’acquisto del ramo d’azienda cemento e calcestruzzo della Sacci Spa da parte di Cementir per un importo complessivo di 125 milioni.
Decisiva è stata l’azione, seppur arrivata sul filo di lana, da parte della Regione che ha detto sì nei giorni scorsi al rinnovo della concessione mineraria per altri 30 anni. (Sacci, qualcosa si muove in Regione)
Salvi dunque i 200 posti di lavoro in una delle più grandi ditte che operano sul territorio aquilano.
Si era temuto molto per la vicenda, tanto che dieci giorni fa, in occasione di un consiglio regionale straordinario, i lavoratori della Sacci avevano dato vita ad un presidio davanti all’Emiciclo proprio per sollecitare la Regione a far andare avanti l’iter per il prolungamento della concessione: i lavoratori avevano incontrato l’assessore al Comune dell’Aquila Pietro Di Stefano e il consigliere regionale Pietrucci oltre all’Assessore e Vice Presidente Lolli il quale aveva assicurato di essere al lavoro per risolvere al più presto la questione.


I diversi passaggi necessari al lieto fine di oggi, infatti – dall’offerta d’acquisto da parte di Cementir Italia al ramo d’azienda cemento e calcestruzzo di Sacci al concordato preventivo – si erano incagliati negli uffici della Regione: mancava infatti la proroga della concessione mineraria Aterno che, altrimenti, sarebbe scaduta il 25 luglio e avrebbe dunque reso impossibile l’acquisizione da parte di Cementir.
Cementir Holding allarga dunque la sua presenza in Italia da sei a undici regioni: dal 2001 ha investito oltre un miliardo in acquisizioni in Italia e all’estero e ha incrementato il giro di affari del 340%
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