Progetto RFI, ignorata l’archeologia preventiva

Parti sociali, comitati e associazioni hanno preso parte al primo tavolo di coordinamento per discutere le proposte di “interventi plausibili” sul progetto RFI. L’iniziativa è dei consigli territoriali di partecipazione di Sassa, Preturo, Pianola, Pile, Coppito che nei mesi scorsi hanno svolto diversi incontri pubblici sul tema per sottolineare le “criticità del progetto”. Se ne discuterà anche in Consiglio Comunale.
Gli obiettivi da raggiungere sono:
1. Allargare la partecipazione al tavolo, invitano tutti i consiglieri comunali dell’Aquila, i presidenti tutti dei CTP, i rappresentanti delle associazioni e dei comitati, nonché i rappresentanti dei consigli comunali limitrofi al successivo incontro, fissato per il 6 settembre h 16.30, a villa Gioia, previa conferma della disponibilità della sala riservata al CTP; 2. Intraprendere le eventuali vie legali al fine di evidenziare le anomalie amministrative riscontrate e ottenere una pausa lavori 3. Sfruttare la pausa lavori al fine di rimodulare il progetto coinvolgendo le parti sociali, pretendere il rispetto delle procedure amministrative quali la VAS, con l’inchiesta pubblica, la Valutazione di Impatto Sociale 4. Formulare alternative progettuali migliori e più sicure per l’incolumità dei cittadini, adeguate alle esigenze locali 5. Prevedere opere compensative e di mitigazione così come previsto dal codice degli appalti 6. Prevedere un raccordo strutturale ovvero un progetto unitario, dalla zona nord ovest alla zona sud est, con varianti Anas.
Inoltre il progetto RFI ignora l’archeologia preventiva (contrariamente a quanto previsto dagli artt95-96 del codice degli appalti e pertanto dovrebbero essere oggetto di doverosi accertamenti da parte degli organi giudiziari) nonostante le prescrizioni della soprintendenza archeologica del 2010, ma sono state eseguite solo tardivamente e in corso d’opera, dopo la segnalazione alla soprintendenza medesima fatta dai comitati nel mese di giugno 2016. Su questo aspetto interviene anche la pro loco di Onna che scrive una lettera al presidente della Regione Luciano D’Alfonso, al sindaco Massimo Cialente, alla soprintendenza unica e a Rfi per chiedere “la prosecuzione degli scavi per verificare la presenza di ulteriori sepolture o corredi funerari”. Chiedendo a Rete Ferroviaria Italiana di sponsorizzare gli scavi per andare avanti nella ricerca di altre sepolture”. I ritrovamenti di alcune antiche sepolture sono avvenuti la scorsa settimana, in prossimità del cantiere per la realizzazione della metropolitana di superficie San Demetrio-Sassa, inserita nel potenziamento della linea ferroviaria. (Onna, l’ingresso del paese cambia volto) (Francesca Marchi)
All’incontro erano presenti: Gino Benedetti, presidente Comitato STSA, Quirino Crosta, Vicepresidente ed Elisa Corsi, segretaria Angelo Jonas Imperiale, comitato Salviamo la Piana Ivo Paiola, Domenicantonio Cinque e Carlo Cinque, associazione San Gregorio Rinasce Antonio Perrotti, Giulio Pace e Cesare Lepidi, Comitatus Aquilanus Meet App 5stelle Maria Scarsella, per Italia Nostra Gianni Salvi, Antonio D’Aprila, Antonio Iannucci Mario Schettino, segretario GD Rita Giusti, presidente CTP Sassa Sabrina Di Cosimo, presidente CTP Pianola Maura Vaccarelli, presidente CTP Pile Stefano Palumbo, consigliere comunale dell’Aquila Guido Quintino Liris, consigliere comunale dell’Aquila Giuliano Di Nicola, consigliere comunale dell’Aquila Mauro Colaianni, consigliere comunale di Barisciano.