Bagarre in Aula, Sospiri getta la tessera

Inizio di fuoco per la seduta odierna del consiglio regionale: il consigliere forzista Lorenzo Sospiri ha prima chiesto al presidente del consiglio Di Pangrazio di ritirare le tessere e poi, alla fine del suo intervento, ha lanciato la sua tessera verso i banchi della Giunta.
Motivo della protesta quanto accaduto dopo il consiglio regionale straordinario sulla sanità: come vi abbiamo raccontato, la maggioranza era andata sotto nell’approvazione di un documento che ratificasse, di fatto, la modifica della rete sanitaria (Sgambetto Di Nicola: la maggioranza cade sulla sanità). Di contro, la minoranza, con l’appoggio di Di Nicola, aveva chiesto di riportare tutto in Commissione e di discutere nuovamente il piano.
Pochi giorni dopo, però, in Giunta è stato approvato sia il Decreto numero 55 sia il nuovo Decreto n. 79 del 21 luglio 2016 recante il Riordino della rete ospedaliera “calpestando di fatto la dignità dei Consiglieri regionali e la funzione del Consiglio che rappresenta anche tutti cittadini abruzzesi” dicono dal centro destra. “Un atto che butta nel cestino l’approvazione del nostro documento nel corso di un’assise regionale dove la maggioranza si è letteralmente disgregata e frammentata bocciando di fatto la politica sanitaria del duo D’Alfonso-Paolucci.”
E’ il caos. Prende la parola Olivieri, presidente della commissione Sanità. “Mi raccomando, non una parola su questo” lo interrompe Febbo. “Proprio tu, presidente della commissione Sanità. Tu, che sei stato mortificato da questa Assise. Tu che il 26 luglio, al consiglio straordinario, eri assente insieme a Gerosolimo.” A fatica Olivieri termina l’intervento, mentre tra Febbo e Monticelli volano accuse reciproche.

Dopo neanche venti minuti la seduta viene sospesa per la riunione dei Capigruppo volta ad audire i rappresentanti delle associazione contrarie alla modifica della legge che consentirebbe l’accesso dei mezzi a motore nelle aree boschive abruzzesi (La sveltina d’agosto: auto e quad nei boschi). La riunione porta però ad un primo risultato: l’argomento verrà trattato a tutto campo nel prossimo Consiglio regionale con un approfondimento ad hoc del progetto di riforma della legge in questione.
Su tutto spicca l’assenza di D’Alfonso, rimarcata dalla 5 Stelle Marcozzi e dal centrodestra che chiede la convocazione di un consiglio, con necessariamente la presenza del Governatore, anche se venisse convocato a Ferragosto. E’ il terzo consiglio che viene saltato, per impegni istituzionali, dal Presidente.
(e.f.)