La fonte degli innamorati, la tradizione di Rovere

11 agosto 2016 | 16:04
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La fonte degli innamorati, la tradizione di Rovere

rovere - la tradizione degli innamorati

testo e foto di Sara Megale – Il Blog dei Lettori
Si racconta che gli innamorati di Rovere si recavano alla fonte e incidevano un cuore con le iniziali dei propri nomi sulla corteccia di un grosso albero che fiancheggia la sorgente, recitavano la promessa d’amore immergendo le loro mani congiunte nell’acqua. Una poesia a ricordo di questa fonte scritta a fine 1800 dall’Abbate Parroco Don Enrico d’Arcangelo recita cosi:

Acqua degli Innamorati – scendi propizia e lieta – la sospirata meta – al fin raggiunta ell’è – Nel seno suo t’accoglie – Rovere tutt’ansante – con Lemme e con Ferrante – si inebria di piacer – O tripartita fonte – dono del ciel tu sei – gli ardenti voti miei – tu vieni a soddisfar – Scorri, zampilla, innaffia – disseta ogn’or feconda – di tua salubre onda – gli inariditi cuor – Ai quante volte hai quante – per lunga caccia accanto mi ti posai – e affranto ebbi da te ristor – Ti benedico fonte – tesor dei miei filiali – de mai non sia vani – gli auguri che ti fo – Per mia longeva etade – ti lascerò fra poco – addio ma in ogni luogo – ricorderò di te

Ogni anno ad inizio agosto si rinnova la tradizione con una processione in costume fino alla fonte. Presenti il nostro amatissimo parroco Don Elvis e il coro Il Narciso di Rocca di Mezzo che hanno regalato a tutti canti popolari dell’Altipiano delle Rocche. rovere - la tradizione degli innamoratirovere - la tradizione degli innamoratirovere - la tradizione degli innamorati[rovere - la tradizione degli innamoratirovere - la tradizione degli innamoratirovere - la tradizione degli innamorati