Alla scoperta dell’Eremo di San Venanzio

di Roberta Galeotti
Accade per caso di imbattersi sulle ‘Vie dello zafferano‘ in una escursione magica, attraverso i borghi della valle subequana, dove si coltiva lo zafferano DOP, fino all’Eremo di San Venanzio.
Sul trenino regionale da San Demetrio ne’ Vestini a Raiano, il gruppo di escursionisti ha fiancheggiato l’Aterno attraversando paesini e vedendo scorci con una prospettiva completamente diversa dalla solita.
Un gruppo eterogeneo di turisti, tra cui bambini e ospiti illustri come la professoressa Santa Casciani dell’Università JCU di Cleveland, Ohio, ed il Console Onorario di Rochester, New York, Mario Daniele, si è abbandonato al fascino dei tanti colori della natura, dell’Aterno selvaggio e delle sculture naturali create dall’erosione delle montagne.
Accompagnatrice turistica una sorridente e competente Paola Cantalini che ha saputo declinare il fascino del tragitto in treno tra le gole di San Venanzio ed un trekking a piedi, di media complessità, tra le rocce erose ed il verde dei boschi fino all’Eremo. ‘Moltissima è la voglia di rendere turistica la nostra rete ferroviaria – spiega Paola Cantalini al Capoluogo – e ottima è stata la risposta dei turisti che numerosi hanno partecipato a questa prima iniziativa. Gentilissimi tutti gli addetti ai treni che con grande disponibilità e professionalità hanno collaborato alla riuscita dell’evento! Una nuova importante iniziativa per il nostro territorio. Una nuova sfida x sviluppare il turismo in Abruzzo’.
La chiesa, che risale al XV sec., è dedicata a San Venanzio di Camerino, che si convertì al cristianesimo verso la metà del 200 e che si ritirò in questo eremo con il maestro Porfirio. Nel 259 venne arrestato e martirizzato nella città di Camerino.
Vicino all’altare una ripida gradinata in pietra Conduce agli angusti spazi abitati dal santo. Qui si nota un’area scavata nella roccia, dove si ritiene che il santo dormisse, e di fronte il sedile di Santa Rina, sul quale si trovano tracce di affreschi: la tradizione ritiene che adagiandosi su questi due posti i pellegrini abbiano benefici per dolori reumatici ed ai reni.