Soccorritori aquilani: Amatrice non c’è più

foto Danilo Balducci – “Le case sono crollate su se stesse, il centro di Amatrice non esiste più” – dichiara un volontario della Protezione Civile Pro Loco di Coppito che si trova nei comuni colpiti dal terremoto di stanotte insieme ad altri otto volontari. Sul posto anche la Croce Bianca dell’Aquila. “C’è un ponte pericolante, quello di Tre occhi, che costringe ad entrare nel paese solo a piedi rallentando i soccorsi e di una importante fuga di gas. Nell’area ci sono state e ci sono altre scosse”.
LE VITTIME: Purtroppo già si registrano i primi morti: ad Accumoli ci sarebbero almeno sei morti, mentre da ore si tenta di salvare una famiglia di quattro persone con due bambini piccoli bloccati sotto le macerie. Dieci persone sono invece morte a Pescara del Tronto, una delle frazioni più colpite di Arquata. Sono in corso anche le ricerche di due bimbe, bloccate sotto le macerie, mentre proprio da qui arriva almeno una buona notizia: due bimbi di 4 e 7 anni sono stati estratti vivi dalle macerie. La nonna li aveva fatti infilare insieme a lei sotto al letto. La donna è viva ma ancora bloccata sotto le macerie.
I DANNI:Ad Accumoli, Amatrice e Posta, nel reatino e ad Arquata e a Pescara del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, si registrano i danni più gravi. Numerosi anche gli edifici crollati: distrutta la chiesa di Amatrice, dove anche l’ospedale è inagibile. Crollato il campanile di Castelluccio di Norcia. Evacuato l’ospedale di Amandola, gravemente danneggiato. I viglili del fuoco parlano di danni anche a Gualdo e Mogliano nel Maceratese.
“C’è anche un ritardo nei soccorsi a causa delle strade bloccate dalle macerie. Molti volontari alla guida di bobcat e altri mezzi non sono coordinati”.
“L’80 per cento di Amatrice non esiste più. In questi giorni la città si è popolata di turisti per via della festa in paese”.