Perdonanza, corteo ridotto e polemiche

di Francesca Marchi, Claudia Giannone, Eleonora Falci
Un corteo ridotto, con soli 25 figuranti, in segno di solidarietà con le popolazioni colpite dal sisma nel Centro Italia. La Porta Santa è aperta: ma non sono mancate le polemiche targate Trifuoggi.
Ripercorriamo i momenti salienti del corteo della Bolla.
Un’atmosfera particolare quella che precede la partenza del Corteo della Bolla.
Pochi figuranti, consiglieri comunali con il lutto al braccio e un pubblico contenuto. Il pensiero, lo si legge sui volti, è per i morti di Amatrice e degli altri comuni dell’Italia centrale colpiti dal terremoto del 24 Agosto.
La Perdonanza c’è, seppur in forma ridotta, e ricorda tanto quella del 2009 con una città rasa al suolo dal sisma. Amatrice come L’Aquila, sette anni dopo. Gli aquilani ci sono oggi, per pregare e per stringersi a un dolore così familiare, anche nel nome di Celestino V. Lo ha voluto il nostro sindaco, per lui questa è l’ultima Perdonanza nelle vesti di Primo Cittadino e la celebra nel segno del cordoglio e della solidarietà: tutte le spese previste per gli appuntamenti della Perdonanza saranno devolute alle popolazioni colpite dal terremoto.

I gonfaloni delle Istituzioni sono listati a lutto. Presente anche una delegazione della Giostra Cavalleresca di Sulmona, con la quale si è stretto un gemellaggio proprio quest’anno.


Alle 17 in punto parte il Corteo lungo Viale Collemaggio. Le vie del centro dovranno attendere il prossimo anno per veder sfilare i figuranti del Primo giubileo della Storia. Non ci sono sbandieratori e tamburi ad accompagnare la Dama della Bolla e il Giovin Signore. Anche il pubblico è contenuto. A portare la Bolla la Dama Eleonora Ciocca, accompagnata dal Giovin Signore Ferdinando Carluccio, entrambi preceduti dalla Dama della Croce Francesca Pancella.
Luana Masciovecchio annuncia la partenza:”Corteo anomalo e ridotto, restano intatte solo le cerimonie religiose. Chi conosce L’Aquila sa benissimo che il corteo negli anni si è arricchito fino ad arrivare ai mille figuranti. Quest’anno ne sono solo 25″

























LA POLEMICA
Al corteo non ha partecipato il vicesindaco dell’Aquila Trifuoggi che, lo ricordiamo, aveva rappresentato il Comune nella riunione del 24 agosto in Prefettura riguardante la sicurezza in centro storico (Centro storico insicuro) mentre il sindaco Cialente era ad Amatrice.
A quanto si apprende, il vicesindaco avrebbe atteso l’arrivo della Bolla sul sagrato di Collemaggio polemizzando nei confronti del resto del consiglio comunale che, a suo parere, avrebbe sfilato per “capricci” di consiglieri e assessori, nonostante il lutto.