Sicurezza scuole, tutti vogliono i Musp

3 settembre 2016 | 17:35
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Sicurezza scuole, tutti vogliono i Musp

L’impressione è sempre stata quella di una emergenza mai terminata. I Musp, i Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio, in questi sette anni hanno ospitato una intera generazione di bambini aquilani. Pochissime le scuole in muratura rimaste agibili e frequentate: sono perlopiù gli istituti superiori nel polo scolastico di Colle Sapone e in Via Amiternum. Sembra di essere tornati nel pieno dell’emergenza in questi lunghi giorni che, dal 24 Agosto, sono accompagnati da timore per lo sciame sismico del reatino.
I Musp, ribattezzati volgarmente scatole di latta, adesso rincuorano. In una città come questa, vicina ad Amatrice e soggetta a episodi sismici, pensare i propri figli in strutture ‘antisismiche’ rasserena.
L’ARRIVO DEI MUSP ALL’AQUILA, SETTEMBRE 2009 –  I containers arrivarono qualche mese dopo il terremoto per garantire le lezioni.  Ci vollero più di 30 milioni di euro per costruirli. Intanto sul fronte ricostruzione non tutte le scuole potevano essere sistemate nell’immediato, senza dimenticare che oltre alle lungaggini burocratiche della ricostruzione pubblica, l’allora commissario Chiodi escluse le scuole dell’Aquila dai 226 milioni di euro stanziati dal Cipe nel 2009, dandoli a tutto l’Abruzzo e non solo alle aree sismiche.
SCUOLA AMATRICE: SICUREZZA AL 100% TROPPO COSTOSA– In questi giorni è in primo piano la scuola di Amatrice ristrutturata nel 2012 con i fondi del terremoto aquilano, ma crollata in gran parte. Solo un restyling per la scuola al centro del paese: intonaco, impianti. Nessun intervento ai pilastri. Ma in una zona sismica non si doveva garantire il 100 per cento? “La norma non lo prevede. È tutto un problema di soldi. L’adeguamento al 100% sarebbe l’ideale. Ma è costosissimo, infatti non lo fa nessuno. Tutti i centri storici dovrebbero essere dichiarati inagibili”- ha risposto il responsabile dei lavori, il geometra Vittorio Cioni, intervistato dal Corriere della Sera. (leggi:La scuola antisismica crollata su sé stessa)
Intanto sono partiti a tappeto i controlli nelle scuole di tutto Abruzzo. Sulmona sceglie la strada dei Musp per contrastare l’emergenza terremoto, visto che su sedici strutture scolastiche solo tre sarebbero a norma. Lo stesso vale per Avezzano, dove su 25 edifici scolastici presenti ad Avezzano e nelle frazioni di Paterno, Caruscino e San Pelino, 12 sono le scuole che rispettano appieno l’idoneità sismica. Altre scuole, come a teramo e a Penne, sono risultate inagibili anche a causa delle recenti scosse. (leggi anche: Sulmona chiede più sicurezza – Scuole sicure Avezzano, idonee 12 su 25Francesca Marchi