L’Aquila abbraccia Amatrice con il jazz

5 settembre 2016 | 09:48
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L’Aquila abbraccia Amatrice con il jazz

di Francesca Marchi

E jazz fu. Un tappeto umano dalla Villa Comunale fino alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio ha ricoperto ogni angolo di questa parte di città per il Jazz Italiano per Amatrice. Migliaia di persone, tra aquilani e turisti, come non si vedevano da tempo. L’Aquila è la città che vive di eventi, dal dopo terremoto ad oggi, e questo sicuramente sarà tra quelli da ricordare. Per la musica, per la gente e per la solidarietà.
Era originariamente Il “Jazz italiano per l’Aquila”, ma dramma di agosto nel centro Italia ha trasformato la serata in “Il Jazz Italiano per Amatrice e per gli altri territori colpiti dal sisma”.  Paolo Fresu con Raphael Gualazzi, Fabrizio Bosso, Tullio De Piscopo e molti tra i più grandi nomi del jazz italiano si sono esibiti sul palco con lo sfondo suggestivo di luci e colori sulla Basilica di Collemaggio. Jazz

L’Aquila è la città che ha realizzato un ponte artistico e umanitario con altre piazze italiane che hanno sposato l’iniziativa. Questo progetto è legato alla raccolta fondi alla quale tutti hanno contribuito con proprie donazioni. La finalità è ricostruire il cinema teatro di Amatrice, luogo simbolo di socialità e di vita distrutto dal terremoto. “Questo è un momento di riflessione” – dichiara sul palco il sindaco Massimo Cialente accanto al direttore artistico Paolo Fresu. “Vi porto l’abbraccio del sindaco di Amatrice che ci ringrazia. Amatrice deve ricevere come sta facendo la nostra città!” E in questa giornata di festa L’Aquila rivive più che mai,  mettendo da parte i problemi quotidiani, quelli di una città che sta rinascendo, spesso tra mille difficoltà.

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