Il lago di Scanno si abbassa dopo il terremoto di Amatrice

6 settembre 2016 | 09:10
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Il lago di Scanno si abbassa dopo il terremoto di Amatrice

Dopo la scossa il livello è sceso di tre metri. Un precedente simile dopo il sisma del 6 aprile 2009. La Comunità montana lancia l’allarme e chiede l’intervento della Regione.

Il livello delle acque del lago di Scanno, dopo il terremoto di Amatrice del 24 agosto, si è abbassato di circa tre metri. Fatto che si era verificato già nel 2009 con il terremoto dell’Aquila.

Il commissario straordinario della Comunità montana peligna, Eustachio Gentile, scannese doc, ha inviato un documento al presidente della Regione,Luciano D’Alfonso, per chiedere di esaminare il fenomeno. “Nel 2012, a nostre spese, avevamo provveduto a far realizzare un primissimo studio geologico al professor Enrico Miccadei dell’Università di Chieti. Studio che è stato poi inserito nel Piano di gestione del lago di Scanno, ricompreso nella Zona di protezione esterna del Parco d’Abruzzo, promosso sempre da questo Ente su finanziamento regionale. Se vogliamo valorizzare e ottimizzare i soldi pubblici spesi finora, si renderebbe urgente e necessario dare seguito a quanto già prodotto attivando un approfondito studio scientifico attraverso il quale decidere se e con quali progetti esecutivi intervenire non solo rispetto al fenomeno dell’abbassamento del livello delle acqua, ma anche per la conservazione e la salvaguardia più complessiva del lago di Scanno e della sua pregiata biodiversità” – osserva il commissario Gentile.

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE di Sinistra Italiana, primo firmatario il deputato abruzzese Gianni Melilla, ai ministri Galletti (Ambiente) e Delrio (Infrastrutture): “Sinistra Italiana vuole sapere ‘se sono stati predisposti degli studi per conoscere i motivi di questo fenomeno naturale e della sua possibile relazione con il sisma del 24 agosto. E se il governo intende predisporre conseguentemente un intervento per evitare possibili danni ad un lago, quello di Scanno (che si formò a seguito di una grande frattura del Monte Genzana) tra i più caratteristici e belli d’ Italia”.