Paganica, crepe nella scuola: genitori preoccupati

di Eleonora Falci
Giovedì suonerà la campanella anche nella scuola elementare di Paganica: eppure, i genitori dei bambini che la frequentano avrebbero voluto qualche giorno in più per vederci chiaro in materia di sicurezza antisismica dell’edificio.
Già: perchè a seguito del terremoto di Amatrice del 24 agosto, nell’edificio scolastico totalmente ristrutturato nel post terremoto del 2009 – con l’intervento corposo del consorzio ReLuis e del Provveditorato alle Opere Pubbliche – sono comparse delle crepe e si sono verificati dei distacchi di intonaco.




Sono tre i sopralluoghi effettuati dai tecnici nell’edificio in dieci giorni. Questa mattina è stata effettuata una verifica di agibilità dell’edificio, con esito positivo. Sulle annotazioni dell’ingegnere che ha eseguito il controllo, si legge: “tolto l’intonaco in corrispondenza di lesione su due travi, si è constatato che il danno non riguarda elementi strutturali.”
Ma visto che la prudenza – e la prevenzione – non sono mai troppe e che, purtroppo, i fatti di Amatrice sono dolorosissimi per noi aquilani, i genitori sono comprensibilmente in apprensione. “Abbiamo letto che in altri comuni, come Pizzoli e a Sulmona, si è ritardato l’inizio dell’anno scolastico di una settimana per fare indagini più accurate sugli edifici: perché non è possibile farlo anche a Paganica, dove le crepe sono evidenti?” dicono.
“L’intervento di ReLuis e del Provveditorato su quell’edificio, nel 2009, offre grandi garanzie” sottolinea al Capoluogo il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri Elio Masciovecchio. “E’ un intervento serio e fatto seguendo tutti i criteri antisismici. Ora, con le scosse frequenti e lo sciame sismico in atto, le crepe leggere e le cadute di intonaco ce le dobbiamo aspettare: ma non c’entrano nulla con la parte strutturale” prosegue Masciovecchio. “Quello che non possiamo accettare è che crolli l’edificio addosso alle persone, come successo ad Amatrice”.
Alcuni genitori hanno avanzato anche l’idea di una perizia privata: ma i tempi sarebbero eccessivamente lunghi, visto che per farla bisogna passare per un processo burocratico lungo almeno tre mesi. C’è poi un altro fattore che fa dubitare i genitori: il complesso è costituito da un piano terra, un primo piano ed un secondo piano. L’accesso agli studenti è consentito solo al piano terra e al primo piano: “il secondo” riferiscono “non è accessibile per motivi legati alle uscite di sicurezza. Ma è agibile o no?”.
Domani quindi tutti regolarmente in classe, nonostante le preoccupazioni.