Consiglio regionale: populismo e solidarietà

di Eleonora Falci
L’ordine del giorno del primo consiglio regionale dopo la pausa estiva non dava grossi spunti di dibattito. Interpellanze e Interrogazioni relativamente non urgenti: come d’altro canto risulta ancora non urgente, evidentemente, l’elezione del Garante dei detenuti, questione che si trascina da mesi in Aula e da anni come vacanza di un ruolo fondamentale in Regione.
[Subito il Garante dei Detenuti: lunedì presidio in Regione]
A far parlare è stato il terremoto del 24 agosto in Centro Italia: purtroppo, è doveroso sottolinearlo, con cadute di stile clamorose ed elencazioni di gesti di solidarietà, personali o come gruppo politico, dei quali si sarebbe fatto volentieri a meno.
Ci riferiamo alla discussione che si è aperta in merito al progetto di legge che destina la somma di 32 mila euro in favore di progetti di solidarieta’ per le popolazioni del sisma del Centro-Italia: una autotassazione di mille euro per ogni consigliere che, nelle intenzioni di chi lo aveva proposto, doveva essere scevro da ogni polemica.
Così non è stato, visto che si è acceso un dibattito a tratti surreale.
“Voteremo a favore” afferma la consigliera Cinque Stelle Marcozzi, sottolineando di aver devoluto, come cittadina e come Gruppo, denaro al fondo ideato dalla sindaca di Roma Raggi dal titolo “Roma per Amatrice”. “Avremmo apprezzato di più che ognuno dei Consiglieri o al limite il Consiglio nella sua interezza avesse destinato una certa cifra: ma non che ci fosse una legge ad imporci di fare solidarietà. Auspichiamo che questa iniziativa non venga sbandierata come un gesto straordinario, perché straordinario non è.”
Un intervento che ha scatenato un fuoco di fila di reazioni in Consiglio, tutte con al centro l’accusa di populismo rivolta ai consiglieri pentastellati: il più accalorato Mauro Febbo.
“Tutto questo buonismo improvviso rispetto ad una posizione non lo capisco: non vogliono far pubblicità a questo gesto però sottolineano di aver fatto un versamento non alla Protezione Civile, ma al fondo ideato dalla sindaca Raggi, che forse in questo momento ha più bisogno. Guardate che anche il Gruppo di Forza Italia, autonomamente, lo ha fatto: ma non l’abbiamo detto e ci siamo fatti i fatti nostri. Questo qualunquismo ha stufato. Gli altri Consigli regionali ci hanno dato il loro atto di solidarietà dopo il 6 aprile del 2009. Era giusto e doveroso che noi facessimo questo provvedimento. Questo è un provvedimento che non andava neanche discusso.”
Si alzano i toni: c’è chi sottolinea di essere stato ad Amatrice fin dalle prime ore – Bracco – chi invece dice che ci andrà – Chiodi – senza peraltro andare nel merito dell’importanza dell’atto di solidarietà deciso non solo dalla Regione Abruzzo, ma dalla Conferenza delle Assemblee Legislative. A riportare i toni su un piano più pacato e decisamente opportuno Di Nicola, che sottolinea l’importanza della prevenzione dal rischio sismico e della messa in sicurezza del patrimonio edilizio scolastico della Regione Abruzzo, per la quale ha avanzato una Risoluzione nella stessa seduta del Consiglio.
(in aggiornamento)