Centrodestra, caminetto in cerca di candidati

Il centrodestra scalda i motori in vista delle prossime elezioni. La nomina direttamente da Pontida di Luigi D’Eramo a candidato per i Salviniani deve aver fatto muovere gli ingranaggi della macchina delle candidature, se è vero che ieri sera, presso il ristorante da Pedro, si sono incontrati alcuni fra i rappresentanti di centrodestra più interessati alla prossima competizione elettorale.
Seduti allo stesso tavolo c’erano Guido Liris – capogruppo in Comune di Forza Italia – Roberto Tinari, Luca Ricciuti, Paolo Federico (tutti in orbita Forza Italia), insieme a Vito Colonna, in consiglio comunale come Prospettiva 2022, Alessandro Piccinini (Nuovo Centro Destra) e Raffaele Daniele, capogruppo UDC.
Al centro della discussione la strategia da seguire per non arrivare all’ultimo momento a scegliere un candidato sindaco: o meglio, le strategie per non farlo scegliere da qualcun altro. Quello che si vorrebbe evitare è proprio la nomina, calata da vertici nazionali di partito, di un candidato che, di fatto, non sarebbe espressione delle dinamiche politiche locali.
E’ pur vero che l’incoronazione di D’Eramo direttamente da parte di Salvini ha sparigliato le carte: non era presente lui alla cena, né altri nomi che pur vengono accostati al centrodestra – si veda Silveri. Assente anche l’ex sindaco di Villa Sant’Angelo Pierluigi Biondi, il cui nome continua a rimbalzare fra quelli dei papabili candidati a sindaco. Ma non è detto, appunto, che non fossero proprio loro i protagonisti indiretti della discussione.
Un altro punto sembrerebbe fermo: basta con i politici che si fanno esclusivamente i fatti propri, fanno apparentemente capo al centrodestra ma che poi “inciuciano” con Cialente, ottenendo poltrone e incarichi.
Una discussione che ad un certo punto della serata si è fatta rovente, con Tinari che ha lasciato la cena letteralmente imbufalito, inseguito, vanamente, da Ricciuti.
La strada verso le comunali 2017 sembra lunga e tortuosa per il centrodestra: certo, c’è tempo per gli accordi e per la mediazione. A patto che dell’Aquila si decida realmente… all’Aquila.
(e.f. r.g.)