Vaccini, presto gratis quello per il meningococco B

23 settembre 2016 | 10:02
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Vaccini, presto gratis quello per il meningococco B

Manca davvero un passo per la gratuità del vaccino per il meningococco B, battaglia promossa dall’Associazione Mamme per L’Aquila e sposata in consiglio regionale dal consigliere PD Pierpaolo Pietrucci.

E’ stata difatti approvata in V Commissione una risoluzione che impegna il presidente D’Alfonso e l’assessore alla Sanità Silvio Paolucci ad “attivare tutta la procedura necessaria per l’inserimento nel Piano Vaccinale Regionale, a titolo gratuito, del vaccino contro il meningocco B”. Il vantaggio di questo vaccino consiste nella prevenzione della cosiddetta meningite fulminante, particolarmente rischiosa per i bambini.

Ad oggi in Abruzzo chi vuole vaccinare il proprio figlio per questa malattia lo deve fare a sue spese: una violazione del diritto alla salute,in primis per l’Associazione Mamme per l’Aquila che da mesi si stava battendo per sensibilizzare la Regione su questo tema. Ieri la svolta: ora la palla passa all’Assessore alla Sanità Silvio Paolucci che dovrà trovare, fra le pieghe del Bilancio, un milione di euro per garantire la gratuità di questo vaccino a tutti i bambini abruzzesi.

Con la prescrizione del pediatra il vaccino è acquistabile in farmacia e costa circa 130 euro. Entro l’anno si potrebbe usufruire del vaccino gratuitamente.

La meningite da meningococco B rappresenta circa il 70% dei casi totali di meningite meningococcica epidemica nel nostro Paese. Non esistono dati precisi, ma si stima che ogni anno in Italia tra i 700 e i 1.100 bambini vengano colpiti da meningite causati dal meningococco B, batterio estremamente aggressivo, basti pensare che è in grado di uccidere in meno di 24 e colpisce senza alcun sintomo caratteristico di preavviso. Dall’inizio del 2014 è disponibile un vaccino contro il meningococco B, proprio quel ceppo di batterio responsabile delle meningiti fulminanti che spesso non lasciano scampo e contro cui fino ad oggi non esisteva alcuna arma. Basilicata, Puglia e Toscana sono già partite e hanno inserito il nuovo vaccino nel calendario vaccinale regionale ma la conferenza Stato-Regioni sta valutando il vaccino e il suo possibile inserimento nel Piano Nazionali vaccini.