Benedetti gela il Consiglio

Sconcerto in consiglio comunale, per la prima volta in 10 anni il presidente Carlo Benedetti non ha presieduto i lavori.
E’ in corso una seduta di consiglio per la variazione di bilancio, nulla di politicamente rilevante, eppure l’aria pesanti si taglia con il coltello.
Dopo le polemiche della settimana scorsa il presidente Carlo Benedetti si è giustificato per un raffreddore e non sta dirigendo i lavori. Benedetti è presente in aula ed ha partecipato alla discussione da consigliere comunale, ma non sta presiedendo.
La variazione di bilancio che sta occupando i consiglieri in questo momento prevede:
200.000 per spese legali per liti, arbitraggi e risarcimenti;
80.000 euro per la Perdonanza;
180.000 euro per la fornitura e la posa in opera di palchi;
25.000 euro per la gestione dei bagni pubblici;
59.444 contenzioso Ater.
Le polemiche, tutte interne al Pd, sono scaturite dalla organizzazione della Festa dell’Unità. Il segretario cittadino Stefano Albano non ha accettato con serenità le polemiche mosse dal presidente del Consiglio e da alcuni consiglieri comunali, che per il quarto anno consecutivo non erano stati invitati a partecipare alle tavole rotonde dal nuovo direttivo cittadino, rimproverato d’aver usato pro domo sua un palcoscenico ‘democratico’ a servizio dell’intero partito.
Tanto è stato il risentimento che il direttivo cittadino, chiamato in causa, ha risposto al pezzo del Capoluogo con una lettera a firma congiunta in cui gli esponenti del partito confermavano la fiducia ad Albano per l’organizzazione del Festival.
Il presidente ha disertato la festa dell’Unità e non ha aperto i lavori dell’ultima giornata con i suoi saluti istituzionali, come previsto nel programma.
La seduta odierna è presieduta dal consigliere Ermanno Giorgi.