Rocco il gatto, trovato vivo ad un mese dal terremoto

26 settembre 2016 | 13:27
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Rocco il gatto, trovato vivo ad un mese dal terremoto

di Eleonora Falci

Ha passato trentuno giorni chiuso in un anfratto dell’abitazione distrutta dal sisma nella quale viveva con i suoi proprietari: gli stessi che il 24 settembre, a un mese dal sisma, sono andati sul posto per assistere alla demolizione del fabbricato. Ma l’attenzione dei volontari dell’associazione Animalisti Italiani ONLUS e dei Vigili del Fuoco, unita alla loro voglia di credere nel miracolo è stata ripagata. “Il vigile sale in alto sulla casa, apre una finestra per verificare l’interno… e salta fuori il gatto Rocco“: il racconto è di Cristiana Graziani, la veterinaria aquilana da un mese ad Amatrice con l’associazione di cui fa parte, di fatto l’unico presidio rivolto agli animali e ai loro padroni rimasto sul territorio devastato del terremoto.

foto animalisti onlus amatrice
foto animalisti onlus amatrice
animalisti onlus ad amatrice

Storie come quelle di Rocco, il gatto con la bandana, sono state frequenti, fortunatamente: dall’urgenza e l’emergenza iniziale si è passati oggi all’attività di mantenimento. Perché sono molti e diversi i problemi ai quali vanno incontro i “superstiti” del terremoto di Amatrice, coloro che restano sul territorio ma al tempo stesso si scontrano con le difficoltà legate al tentativo di dare una qualità della vita al proprio amico a quattro zampe dignitosa.

foto animalisti onlus amatrice
foto animalisti onlus amatrice

“Quando siamo arrivati qui ho pensato subito di restituire quanto era stato donato a me dopo il terremoto dell’Aquila: mai e mai vorrei che qualcun altro, veterinario come me, vivesse quello che è capitato da noi. Allora ho incontrato Palmerino, il veterinario del posto, che mi ha chiesto di fare un giro fra la gente e vedere di che cosa avesse bisogno: le prime richieste sono state di guinzagli, collari. Anche museruole, visto che i cani erano terrorizzati. Da lì poi abbiamo strutturato la nostra presenza qui: ci sono molti volontari, almeno nove al giorno. Alcuni restano qui anche a dormire. La nostra struttura è un presidio fisso anche per dare un punto di riferimento alle persone che non hanno più nulla. Abbiamo istituito punti alimentazione per gatti vaganti e colonie. Poi siamo andati per le cascine”

Già, perché non parliamo solo di animali di compagnia, ma anche di chi con gli animali ci lavora: aziende agricole che non hanno ricevuto alcun aiuto dallo Stato, così denunciano gli allevatori e gli agricoltori del posto tanto da andare al presidio degli Animalisti a chiedere foraggio e cibo per i grandi animali.

foto animalisti onlus amatrice

“Purtroppo anche in questo terremoto si evince ancora una volta che l’aiuto da parte dello Stato ai terremotati è stato fatto solo in parte. L’unico carico di cibo per grandi animali è arrivato dal ministro dell’Agricoltura lunedì 12: dopo 23 giorni dal sisma, giorni in cui gli animali potevano anche morire di fame. Di fatto, il cibo è terminato rapidamente.”

“In molti casi il nostro lasciapassare non era quello legato alla professione di veterinario: ma al fatto che siamo aquilani. Di noi si fidano. ” prosegue Cristiana.

C’è bisogno di forza ed energia. Ed anche aiuti mirati. Uno di questi potrebbe venire da dei buoni benzina: “il cratere è molto ampio e la benzina ha un costo elevato: già alcune donazioni erano rivolte a pagarci la benzina e ringraziamo chi ci ha pensato.”