EGO, L’Aquila un esempio di pianificazione dell’export

1 ottobre 2016 | 12:27
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EGO, L’Aquila un esempio di pianificazione dell’export

L’economia a L’Aquila riprende a girare anche grazie alle imprese che scelgono di pianificare la loro presenza su mercati esteri. Un dato che può essere visto in modo incoraggiante da chi vuole investire nel settore dell’export, considerato anche che l’Abruzzo è al sesto posto per incremento delle esportazioni nei primi sei messi dell’anno. Il trend è nettamente positivo, un esempio di pianificazione per l’export secondo la EGOInternationalGroup, società italiana che eroga servizi in outsourcing per l’internazionalizzazione, portato avanti tra mille difficoltà ma che si trasforma nella soluzione migliore per dimenticare un momento molto buio.

Seguendo il trend nazionale, anche del made in Abruzzo piace il food and beverage. Ottimi i prodotti semi-artigianali, desiderati sui mercati di tutto il mondo, e tra questi spiccano i dolciumi ed i vini abruzzesi.
E’ tempo di vendemmia, ed allora ecco che già si pensa alla pianificazione della vendita, come è giusto che sia specie per chi deve piazzare bottiglie in aree del mondo in cui chardonnay e pinot sono prodotti di lusso, un po’ come il rosso Merlot o il Montepulciano.
La nostra è una produzione media di vino rappresentata dal 70% di vini rossi e da un restante 30% di bianchi, questi i dati della Coldiretti, dati che per gli export manager della EGO International Group acquistano ancora più senso se si pensa a quante sono le cantine che vendono al di là dell’Adriatico in piazze importanti.

Il prodotto piace, ma non per questo bisogna trascurare la sua presentazione ed il suo marketing, fattori che alla EGOInternational Group portano in primo piano davanti ai clienti, considerato che un prodotto ben presentato può andare anche oltre la sua immagine.
Il vino abruzzese è un prodotto di nicchia importante, le nostre bottiglie iniziano a essere messe nelle carte di ristoranti di lusso in tutto il mondo, con particolare riguardo ai Paesi Arabi ed alla Russia, senza mai dimenticare gli USA, dove i nostri prodotti sono noti un po’ da sempre, partiti nelle valigie dei nostri emigrati.

La forza degli abruzzesi passa attraverso la creatività, lo abbiamo dimostrato bene a L’Aquila, dove l’artigianato è resistito nonostante il terremoto. Oggi è cambiato tanto in città e, le tante iniziative delle associazioni di categoria hanno dato nuova forza e nuovo lustro, diventando un esempio importante di caparbietà nel conservare la propria tradizione e professionalità a discapito delle situazioni avverse.

Le aziende abruzzesi ed aquilane possono rinascere anche grazie alla rete, uno dei simboli del mercato globale, che la EGO International Group ritiene fondamentale per la veicolazione dei prodotti all’estero, il mezzo migliore per arrivare direttamente al cliente finale con la propria immagine. In questo senso nascono tanti progetti di digitalizzazione, ideali per innovare quel tessuto artigiano tipico del luogo, prodotti che anche grazie ad alcuni ragionamenti di marketing avanzato riescono a riunire il ‘saper fare italiano’ all’ormai famoso nel mondo ‘made in Italy’, riuscendo a piazzarsi un po’ ovunque. L’economia dell’Aquila deve moltissimo agli artigiani, le cui competenze negli anni sono così tanto migliorate da essere diventati costante presente in rete, grazie ad accordi stilati con i maggiori market place, un altro modo per farsi conoscere nel mondo senza nemmeno avere la necessità di spostarsi dalla nostra regione.

La forza e l’intraprendenza delle aziende de L’Aquila è davanti ai nostri occhi, una pianificazione export perfetta messa in piedi per potersi rialzare dopo una botta senza precedenti, un chiaro esempio di marketing che dovrebbe diventare la regola di chiunque voglia cimentarsi con la realtà del mercato internazionale.