Progetto Toto, tutti contrari: ora anche la Regione

Tutti contrari al Progetto Toto: centrodestra, Cinque Stelle e, con un documento dettagliato, anche la maggioranza.
Il consiglio straordinario regionale chiesto dall’opposizione proprio sul progetto di messa in sicurezza della A24 e A25, trasformatosi in un progetto di modifica sostanziale del tracciato, è servito a mettere i puntini sulle i in una situazione che rischiava di sfuggire di mano, visto il no da parte del Governo ad un progetto che esulasse dalla messa in sicurezza sull’attuale tracciato e al tempo stesso il parere favorevole dato dalla Regione nel corso di una riunione di un gruppo di lavoro tecnico istituito proprio dalla Regione.
E’ quel parere che l’opposizione ha chiesto di ritirare, in due documenti separati ma con le stesse finalità. Ed è l’Assessore Gerosolimo – direttamente e politicamente coinvolto nella vicenda visto che l’eventuale cambiamento del tracciato autostradale andrebbe a penalizzare il suo territorio di riferimento – a chiarire la situazione.
“La mia posizione personale e quella dell’ intera maggioranza è di assoluta contrarietà a quell’ipotesi di progetto per due ragioni. Primo, perché una parte importantissima del territorio come la Valle Peligna, l’Alto Sangro e la Valle del Sagittario verrebbe estromessa dal tracciato autostradale, visto che è prevista la demolizione del tratto tra Cocullo e Pratola: questo comporterebbe danni notevoli all’economia e al turismo. Il secondo motivo è legato alla contrarietà delle amministrazioni locali: ne ho incontrate forse 40, erano quasi tutte contrarie.”

E sul ritiro del parere favorevole rimarca: “il parere della Regione viene dato o attraverso una delibera di Giunta o del Consiglio regionale. Non è stato emanato nessun provvedimento favorevole in questo senso“.
Un passaggio fondamentale, questo, che scatena le opposizioni: “La regione Lazio e la regione Abruzzo hanno trasmesso sia al MIT che alla società richiedente il parere di massima favorevole alle varianti proposte dalla società” sottolinea Sospiri, leggendo la risposta del Sottosegretario Della Vedova sulla questione.
Non c’è nulla da ritirare, ribattono dalla maggioranza: c’è stato piuttosto un difetto di merito, ma la maggioranza è contraria e punta ad interventi di messa in sicurezza sull’attuale tracciato e, al tempo stesso, di potenziamento delle altre infrastrutture.
Insomma, “legittime le richieste dei Comuni della Valle Subequana, ma si deve agire su questo tracciato”, dice il delegato ai Trasporti D’Alessandro: “La Regione ha dettato delle condizioni: che gli aumenti tariffari non superino il 2%, che vengano tutelati i giacimenti presenti, che i lavori avvengano in sicurezza e che si mantengano le situazioni attuali sul piano della vicinanza ai caselli.”
Tutti felici? Niente affatto. L’opposizione chiede di esprimere per iscritto il no al progetto di messa in sicurezza perché un parere favorevole, comunque, c’è stato.
Non avviene. La maggioranza si ritrova compatta e vota a favore del proprio documento.
La questione si sposta, ora, su capire come fare i lavori senza aumentare le tariffe – “L’utenza da Pescara ad Avezzano già oggi è zero: l’A24 e l’A25 si regge sull’utenza Avezzano – Roma” sottolinea D’Alfonso – e al tempo stesso senza “strappare” la regione Abruzzo, presa tra il baricentro pescarese e il bacino romano.
Guardare al territorio ed accogliere le proposte che vengono proprio dai territori per la progettualità delle aree interne, questo l’obiettivo da perseguire sottolineato da Pietrucci e Di Nicola: senza, magari, lasciare così tanta libertà di manovra ad imprenditori che di fatto approfittano della poca intraprendenza della Regione.