
di Valter Marcone – Le Stanze della Poesia
Il vento a palpebre socchiuse
se ne va
e lontano si è già spogliato
dell’odore di sambuco e di uva selvatica
quando torna come un fiume rallentando
illimpidisce
viene per dirmi :” Mi hai chiamato?”
Lo so il vento va dove vuole.
Solo io voglio dargli una direzione.