Storia e identità: L’Aquila e gli alpini

Si respira aria di festa nel centro storico dell’Aquila. Storia, tradizione e identità in occasione del primo raduno del Battaglione Alpini L’Aquila.
Centinaia di penne nere sfilano per i vicoli della città in ricostruzione, ma la cornice, nonostante i cerotti, oggi è addolcita da un via vai di persone. L’alzabandiara in Via delle Medaglie d’Oro, la deposizione della corona di alloro alla lapide dei Caduti del Battaglione, la sfilata che traccia la città dalla Fontana Luminosa fino alla Villa. Qui il momento clou delle tre giornate: l’inaugurazione della stele dedicata al capitano Michele Iacobucci, fondatore della sezione Ana Abruzzi e promotore della costituzione del battaglione Alpini.
“Pur essendo sorta sull’onda della sfilata nazionale, il primo raduno del Battaglione Alpini l’Aquila non è un’appendice ma una cosa nuova” dice Fulgo Graziosi, direttore del Capoluogo.it e dell’Alpino. ”E’ la prima che si svolge per mettere in luce il Battaglione Aquila, in modo da dare anche lustro a chi si è adoperato in passato, in particolare nel 1935 quando è stato costituito a Gorizia”.
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La giornata si concluderà alle 19:15 con la messa solenne celebrata nella basilica di San Bernardino, in suffragio di tutti gli alpini che non ci sono più. Il primo raduno del Battaglione Alpini L’Aquila si conclude domenica 9 ottobre, con la deposizione della corona al monumento dedicato al maresciallo Luca Polsinelli, in servizio presso il Nono Reggimento Alpini, morto a Kabul il 5 maggio del 2006 vittima di un attentato dei talebani. La cerimonia si terrà nel parco antistante la caserma Rossi, dove l’alpino prestava servizio. Alle 10 l’ultima sfilata, che si snoderà lungo viale Gran Sasso, corso Vittorio Emanuele, e fino in Piazza Duomo.