Terremoto: notte da sfollati anche all’Aquila

E’ tornato il terremoto e anche la paura in tutto il centro Italia. Oltre 200 repliche, di cui 30 superiori a 3.0. L’epicentro è sempre lo stesso: nella Valnerina, nelle Marche. Le scosse più forti alle 19.10 di magnitudo 5.4 e di 5.9 alle 21.18, più intensa e duratura. La scossa registrata alle 23:42 è stata di magnitudo 4.6, secondo i rilievi dell’Istituto nazionale di geofisica. [Forti scosse in provincia di Macerata, avvertite all’Aquila]
La paura torna anche all’Aquila che non dimentica il terremoto del 2009 e nemmeno quello dello scorso agosto nel reatino. E’ come fare un salto indietro nel tempo e sentirsi di nuovo nel pieno dell’emergenza. Molti aquilani hanno passato parte della notte fuori, nelle auto nei parcheggi dei supermercati o nell’area di accoglienza a Coppito. “A casa non ci sentiamo sicuri”. E poi ci sono le case popolari di San Gregorio dove l’agitazione dei residenti si amplifica. convivono con crepe visibili dal terremoto di sette anni fa. “Quasi otto lunghissimi anni vissuti in balia della vita. Dopo una ennesima relazione fatta dai tecnici del comune sul complesso di case comunali, si è appurato che non sono in sicurezza e quindi gli abitanti devono lasciare gli alloggi. Detta in maniera semplice: evacuazione”- questo dichiarato solo qualche giorno fa da Franco Marulli. [Via da case inagibili, Assocasa protesta]
Scuole chiuse anche in Abruzzo [Terremoto, scuole chiuse all’Aquila] A scopo precauzionale sono state chiuse molte scuole in Abruzzo, per permettere soprattutto controlli e verifiche nelle strutture in molti città e paesi della regione. Oltre che nelle città dell’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti resteranno chiuse anche a Montesilvano, Penne, Sulmona, Pratola Peligna, Avezzano, Città Sant’Angelo, Lanciano, Vasto, San Salvo e Lanciano ma l’elenco è destinato ad allungarsi nelle prossime ore. [Terremoto, all’Adriatico panico sugli spalti]
BILANCIO: un morto per infarto e feriti lievi. Un bilancio che ha del miracoloso: forse anche perché dopo la prima scossa la gente è uscita di casa. Mettendosi così al riparo dalle conseguenze della seconda, la peggiore, quella che ha causato la maggior parte dei crolli. La paura è durata tutta la notte.
Sarebbero almeno duemila gli sfollati, secondo la Protezione Civile.
I DANNI: Con la luce del giorno si fa la conta dei danni. Visso, Ussita e Preci in provincia di Macerata hanno riportato crolli, ad Amatrice e Accumoli ancora crolli, ma di edifici già lesionati dal sisma di agosto. Anche a Fabriano abitazioni inagibili e a Camerino, lì dopo la scossa delle 21:18 il campanile della chiesa di Santa Maria in Via, già danneggiata, è crollato su una palazzina. La viabilità è compromessa in molti punti, lo ha reso noto la Protezione Civile già da ieri, percorrendo la Salaria immediatamente dopo la prima scossa. [Terremoto, controlli su edifici puntellati]
La Sala Operativa della Protezione Civile Regionale rende noto:a partire dal primo evento sismico di grado 5.4 registrata alle 19:11 con epicentro in provincia di Macerata, la Sala Operativa della Protezione Civile della Regione Abruzzo (in stato di emergenza h 24) ed il Centro Operativo Regionale hanno contattato i sindaci dei Comuni abruzzesi delle zone limitrofe all’epicentro e al momento nella nostra Regione non si registrano feriti, mentre sono stati segnalati aggravamenti di danni ad alcuni edifici già danneggiati dal sisma del 24 agosto scorso. Sono state attivate squadre a supporto dei Comuni più vicini al confine con le Marche per attività di monitoraggio ed eventuale assistenza ai cittadini. I Comandi regionali e Provinciali di Carabinieri e Vigili del Fuoco, ed i referenti dell’Enel, Ferrovie, gestori Dighe, contattati dalla sala Operativa hanno confermato assenza di situazioni emergenziali. La Sala Operativa in attività h24 ha continuato a monitorare la situazione per tutta la nottata. Successivamente al verificarsi della seconda forte scossa, indicata dall’INGV di grado 5.9 con epicentro tra i comuni di Castelsantangelo sul Nera e Ussita in provincia di Macerata, la Sala Operativa della Protezione Civile della Regione Abruzzo ha intensificato le operazioni di monitoraggio. Allo stato attuale nessuno dei comuni abruzzesi vicini all’epicentro segnala danni e non sono arrivate segnalazioni da Carabinieri e Vigili del Fuoco. Nel frattempo su richiesta del coordinamento della Regioni la Sala Operativa procedeva ad organizzare i propri mezzi e materiali ed a pre-allertare le Organizzazioni di volontariato abruzzesi per una eventuale partenza della propria colonna mobile con effetto immediato. Grazie alla risposta dei nostri volontari già nel corso della serata la Regione è stata in grado di confermare la propria disponibilità alla partenza ed alla realizzazione di un modulo da campo in grado di accogliere circa 250 persone. La Sala Operativa in seconda ipotesi è pronta per l’eventuale disponibilità a fornire cucine da campo (almeno tre) attrezzate con tensostrutture, panche tavoli e servizi per fornire pasti.