Scuole che tremano: il punto

4 novembre 2016 | 10:22
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Scuole che tremano: il punto

di Eleonora Falci

Sono giorni di apprensione e di richiesta di massima chiarezza, questi, da parte degli studenti e dei loro genitori: tanto più se nelle scuole in muratura aquilane si registrano crepe e lesioni che prima della forte scossa del 30 ottobre non si erano rilevate.

Partiamo dal liceo Cotugno, nel quale sono state chiuse tre aule perché inagibili. Stamattina i ragazzi si sono ritrovati davanti alla struttura, megafoni alla mano, per discutere in una assemblea straordinaria il da farsi proprio dopo gli esiti delle verifiche di agibilità che hanno portato alla chiusura delle tre aule.

Cotugno manifestazione scuola sicuraCotugno manifestazione scuola sicura

La scuola è agibile nella sua interezza, ma ritrovarsi con alcune classi inaccessibili certo non lascia tranquilli i ragazzi e le loro famiglie. La Preside in questi minuti sta parlando con i rappresentanti di classe e di istituto per spiegare la situazione.

Anche all’Ipsiasaralcune aule chiuse: l’istituto è in parte interdetto  dopo i controlli effettuati dalla Provincia, che ha la proprietà delle scuole superiori, e dai Vigili del fuoco. Peraltro, è stato chiuso il plesso in cemento armato, ma i laboratori immediatamente attigui restano aperti. Ieri la manifestazione davanti all’Ipsiasar, presente anche il sottosegretario alla Giunta regionale Mario Mazzocca, con deleghe alla Protezione Civile. Nei pressi della scuola c’è una palazzina E che ancora non è stata abbattuta dal 6 aprile: un po’ come il palazzo del benzinaio, alla Villa, per il quale si sta procedendo alla demolizione non senza polemiche da parte dei commercianti, visto che il tratto di corso federico II interessato resterà chiuso fino a lunedì.

Non va meglio a Paganica dove i genitori, che in 300 avevano firmato una richiesta ufficiale per ottenere il certificato di vulnerabilità per le scuole primaria e dell’infanzia di Paganica, non hanno ottenuto nessuna risposta. Di crepe e lesioni sull’edificio scolastico ce n’erano già a inizio anno: ma dopo la scossa del 30 alcune si sono allargate ed estese e c’è voglia di vederci chiaro ma soprattutto di avere una risposta di fronte ad una richiesta più che legittima. crepe scuola paganica

Infine, c’è il caso di Scoppito, dove la scuola dell’infanzia è in parte in una vecchia struttura in muratura a Civitatomassa: “dopo la scossa di domenica è comparsa una lesione che corre lungo il perimetro dell’edificio che lascia presupporre” ci dicono i genitori “ad una lesione tra la cordolatura in cemento armato e la muratura delle pareti.” Anche qui non si riesce a prendere visione del certificato di vulnerabilità. Cotugno manifestazione scuola sicura
Nel territorio del comune di Scoppito è presente un MUSP nel quale però sono stati trasferiti gli uffici comunali, spostando le classi elementari presso il centro polifunzionale della Sanofi Aventis: una ottima struttura ma ove a tutt’oggi non vi è un piano di evacuazione, lasciando la materna nella struttura comunale più vecchia. “Mercoledì scorso addirittura hanno svolto la giornata didattica con porte e cancello aperto.” proseguono i genitori. “Alla richiesta di spostare la materna presso il MUSP (garanzia sismica al 100%) il sindaco ha dichiarato l’impossibilità”.