Terremoto, all’Ipsiasar chiusi i laboratori

9 novembre 2016 | 18:48
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Terremoto, all’Ipsiasar chiusi i laboratori

Chiusi i laboratori all’Ipsiasar, l’Istituto Superiore Da Vinci-Colecchi, per rischio crollo di una palazzina adiacente. Erano stati gli stessi ragazzi, in una manifestazione della scorsa settimana alla quale aveva partecipato anche il Sottosegretario alla giunta regionale Mario Mazzocca, a chiedere maggiore sicurezza riguardo al loro edificio scolastico e agli eventuali danni patiti in seguito alle scosse del 30 ottobre e, al tempo stesso, a denunciare come una palazzina, dichiarata inagibile sin dal 2009, fosse adiacente proprio ai laboratori che, fino ad oggi, erano rimasti aperti. ipsiasar manifestazione scuola sicuraipsiasar manifestazione scuola sicura

La decisione è stata presa in seguito alla verifica strutturale della palazzina, condotta dai tecnici del Dipartimento di Protezione civile regionale, i quali hanno deciso di interdire tutto il corpo di fabbrica su cui grava la palazzina
inagibile. “In attesa dell’Ordinanza” si legge in una nota della dirigente scolastica Serenella Ottaviano, “si ritiene indispensabile chiudere, fino a risoluzione definitiva del pericolo, il corpo di fabbrica (agibile) sul quale insiste il rischio di ipotetico crollo.
Pertanto, a partire dal giorno mercoledì 09 novembre 2016, l’accesso ai laboratori degli indirizzi Enogastronomia, Manutenzione e Assistenza Tecnica e Odontotecnico non sarà accessibile per il tempo necessario alla rimozione del rischio.
Gli uffici di segreteria e l’ufficio di presidenza saranno temporaneamente dislocati presso il MUSP.
L’intervento, che comporta notevoli disagi, si è reso indispensabile a garantire – dopo 7 anni e mezzo – l’incolumità di quante/i studiano e lavorano con passione e risultati eccellenti. Si auspica che gli enti competenti intervengano in maniera tempestiva, efficace e risolutoria affinché il diritto alla formazione e all’istruzione delle studentesse e degli studenti dell’Ipsiasar – Da Vinci – sia efficacemente e in tempi brevissimi riportato alla normalità.”