Avezzano, entrate fantasiose in bilancio

di Roberta Galeotti
Una interrogazione che farà discutere e che avrà un seguito. Il Consigliere di Partecipazione Popolare, Alessandro Barbonetti, ha presentato una interrogazione concernente la Variazione di Bilancio approvata dal Consiglio comunale di Avezzano lo scorso 4 novembre, assente l’opposizione che per protesta non ha partecipato alla votazione. Una interrogazione così precisa e così pregnante da aver già registrato la scomposta ed irrituale reazione del vicesindaco Boccia.
L’interrogazione di Barbonetti solleva un dubbio di fondo: “i documenti contabili – si legge nel testo – devono rispondere, per legge, ai fondamentali requisiti di attendibilità e veridicità, e sul rispetto di tali requisiti da parte dell’Amministrazione Di Pangrazio è lecito nutrire più di qualche dubbio”.
Nel documento si osserva che il documento di Variazione di bilancio presenta notevoli criticità e discrasie logiche. “Le stranezze – osserva l’interrogante – riguardano le enormi differenze tra l’Assestamento di bilancio (votato dal Consiglio il 22 luglio di questo anno) e la variazione di bilancio (adottata il 4 novembre). La differenza, tra l’assestamento votato in luglio 2016 e la Variazione votata il 4 novembre scorso, è talmente ampia, da ingenerare il sospetto che uno dei due documenti sia ingannevole e inattendibile. Ebbene, dopo appena tre mesi, è cambiato tutto, ed i consiglieri comunali sono stati ancora una volta chiamati a votare documenti contabili che, sotto questa Amministrazione schizofrenica, hanno dimostrato di avere vita breve e dubbia veridicità, in considerazione dei repentini ed incomprensibili cambiamenti che interessano importanti poste della gestione, a partire dalla certezza delle Entrate”.
Parole come pietre, quelle di Barbonetti, che sottolineano una serie di “incredibili errori di valutazione” riguardanti poste importantissime, come quelle relative alle entrate per Alienazioni e per la Bucalossi (entrambe azzerate).
Come è mai possibile “sbagliare” le poste di bilancio, sul lato delle entrate, di quasi 3mln di euro?
Il sospetto, sul quale il consigliere chiede puntuali chiarimenti, è che si sia voluto aumentare le voci di entrata del bilancio per dissimulare la reale situazione economico-finanziaria del Comune, al fine di consentire spese, collaborazioni ed opere altrimenti non finanziabili.
Molto importanti anche le cose che il documento di bilancio non dice: “da questa Variazione i cittadini possono trarre molte altre informazioni, ma nascoste, nel senso che è ormai chiarissimo, dai numeri esposti, che questa Amministrazione non farà moltissime delle opere promesse entro la fine del mandato (dal restyling di Piazza Risorgimento alla Fontana monumentale; dalle Scuole sicure al Nuovo Municipio; dall’apertura dell’Interporto alla Smart city, ecc. ecc.)”.
Il Bilancio a cinque mesi dalle elezioni è la sintesi di quello che l’Amministrazione ha fatto e di quello che non farà più. Il Programma di mandato, nei suoi aspetti maggiormente qualificanti, è andato in fumo, e ormai mancano pochi mesi dalle elezioni. Inoltre, secondo Partecipazione Popolare, il Comune di Avezzano avrebbe dovuto tagliare le spese, e soprattutto le spese inutili per dirigenti inutili, staff e manifestazioni e le spese di investimento che dovevano essere finanziate da entrate che non ci sono più.
“Un Sindaco responsabile avrebbe fatto questo, ma Gianni Di Pangrazio non lo ha fatto” – osserva amaro Barbonetti, lasciando ai cittadini il giudizio finale nella cabina elettorale.
“Interesseremo la Magistratura”, conclude Barbonetti nell’interrogazione per valutare “se sussistano reati, data l’enorme discrepanza tra i diversi documenti contabili prodotti dal Comune. Troppe le zone d’ombra che devono essere chiarite”.