#Glocal16, dove leggiamo le notizie?
18 novembre 2016 | 12:54

di Roberta Galeotti
Distibuted news, dove leggiamo le notizie?
Diventa sempre più diffuso il costume dei lettori di leggere le notizie sui social media. Trascorrendo il tempo su Facebook ci si imbatte in notizie condivise dagli amici e, sempre più spesso, si accede alle informazioni attraverso i social.
Questo sta cambiando il ruolo del giornalismo ed il mondo dell’informazione. Se ne è parlato nel secondo pannel al Festival del giornalismo GlocalNews a Varese.
Si è profondamente modificato il comportamento dei lettori ed il modo di raggiungere le notizie. «In questi ultimi anni è cambiato il modo di accedere alle notizie – ha spiegato il moderatore del pannel Antonio Rossano, giornalista ed esperto di comunicazione -. Il rapporto del Reuters, Institute digital news report, conferma la crescente tendenza dei lettori a navigare con telefoni e device. A livello globale l’accesso da mobile ha superato l’accesso da pc e laptop. In Italia il trend è ancora del 65% da desk e laptop, e solo 35% da mobile, ma il trend è in grandissima crescita».
E’ cambiata anche la forma delle notizie e come il lettore vi accede. Il video è, decisamente, la forma del futuro. Il declino della carta stampata è, senza dubbio, il dato che traspare nella sua tragicità. La televisione ancora mantiene il suo primato come fonte di informazione.
I giornali online sono diventati i protagonisti principali dell’informazione. I giornalisti diffondono le notizie che poi si diramano nei rivoli del web dei diversi social media. Gli utenti, sempre più di corsa e distratti, considerano sempre più spesso i social come fonte principale di informazione e non hanno consapevolezza della fonte principale che ha diffuso i contenuti.
Gli algoritmi dei social media sono diventati i veri controllori dell’informazione, coloro i quali decidono che notizie mostrare ai lettori e quali non rendere visibili, in funzione di tutta una serie di comportamenti degli stessi utenti.
«Gli utenti sono cambiati, l’età si è abbassata in modo significativo e le notizie che i lettori cercano sono profondamente diverse da quelle che il mondo dell’informazione reputa interessanti» ha aggiunto Marco Delmastro di Agcom.
«Esiste, poi, tutto un mondo di notizie false, volutamente false o in parte gettate nell’arena per sortire effetti – è la forte provocazione di Marco Pratellesi, giornalista Agi -. Tradizionalmente il giornalista è stato il guardiano delle notizie: da un fatto o da una notizia, ne verificava la veridicità e la distribuiva ai lettori.
Oggi è cambiato tutto. La notizia non è più un oggetto di cui noi giornalisti siamo padroni.
Il ruolo del giornalista è cambiato e questo implica la discesa nell’arena dell’uomo. Il giornalista non deve restare chiuso nella sua redazione, ma deve intervenire sui social per denunciare le notizie false, per smascherare le notizie gettate allo scopo di sollevare polveroni. Il giornalista deve difendere il proprio ruolo di portatore di fatti, di verità e di trasparenza».
Il mondo dell’informazione sta cambiando ed i «giornalisti stanno analizzando qualcosa che è in corsa e di cui si conosce molto poco – ha detto Marco Giovannelli, direttore di Varesenews ed ideatore del Festival Glocalnews -. Il giornalismo locale significa molta informazione di servizio e forte legame con la comunità. Il tema principale è la capacità di innovazione, mettere insieme i pezzi e saperli connettere».