Studenti in corteo per una scuola sicura

Questa mattina l’istituto d’istruzione superiore “Leonardo Da Vinci” assistito dalla scorta delle forze dell’ordine si è recato sottoforma di corteo presso la scalinata di San. Bernardino dove gli studenti si sono riuniti in sit-in per discutere, ancora una volta, delle problematiche legate al loro istituto.
Insieme agli studenti del Da Vinci – Colecchi anche alcuni del Bafile e del Cotugno (come si vede dagli striscioni): La manifestazione è stata organizzata da tutti i candidati alla rappresentanza d’istituto.
Hanno partecipato anche alcuni ex rappresentanti degli istituti aquilani tra cui il rappresentante uscente dell’istituto in questione Ludovico Caldarelli che spiega i motivi della protesta:”Oggi la mia Ex scuola è in corteo ancora una volta per le problematiche ormai note a tutta la popolazione legate alla sicurezza dell’Istituto. Questi ragazzi svolgono le materie pratiche all’interno di una struttura a pochissimi metri dalla ex palazzina delle aule inagibile dal sisma del 2009. Noi chiediamo l’abbattimento della palazzina affinché possa essere ricostruita seguendo le relative norme antisismiche”
Una manifestazione che è terminata con l’incontro con il presidente della Provincia dell’Aquila Antonio De Crescentiis, il vice Presidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli ed il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale Stefano Palumbo.
Conclude. In corteo per il “Leonardo Da Vinci” anche altri rappresentanti neoeletti negli altri istituti.
“Si è trattato di un confronto utile sulle giuste richieste dei ragazzi e, più in generale, sulla necessità di avviare il prima possibile i lavori di adeguamento sismico degli edifici scolastici perché ogni giorno perso è un giorno sottratto alla sicurezza”, ha dichiarato il presidente De Crescentiis. “L’Ipsiasar rappresenta il caso emblematico della stasi che caratterizza la ricostruzione pubblica e comprendiamo perfettamente i disagi che vivono quotidianamente gli studenti, i docenti e tutto il personale scolastico”.
I laboratori dell’Ipsiasar, dopo qualche settimana di chiusura, sono tornati agibili proprio in questi giorni: complice una palazzina adiacente agli stessi laboratori che, già inagibile dal 6 aprile 2009, aveva avuto dei peggioramenti generali a livello di sicurezza a seguito delle scosse in centro Italia. Sulla palazzina, che nelle prime intenzioni pareva essere destinata alla demolizione, sono stati fatti interventi di messa in sicurezza e abbattimento di tamponature.