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La Storia che non si deve raccontare, il back stage

20 novembre 2016 | 10:30
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La Storia che non si deve raccontare, il back stage

IlCapoluogo presenta: La Storia che non si deve raccontare
Manca un mese alla prima teatrale di La Storia che non si deve raccontare, monologo scritto e interpretato da Silvio Sarta.
Il 15 Dicembre per la prima volta all’Aquila, la storia del terremoto del 2009, nella città che è stata musa ispiratrice di questo dialogo che esprime “la necessità di ritornare a quella notte perché c’è ancora molto da capire e da dire”. L’aula Magna del Dipartimento di Scienze Umane in Viale Nizza farà da cornice ad un evento teatrale che sarà introdotto dal giornalista MediasetAntonello Capurso. Questa è solo una delle novità che arricchiranno l’evento.

La collaborazione nata tra il giornalista-attore Silvio Sarta e IlCapoluogo ha consentito lo scorso 31 ottobre la messa in scena del monologo di Silvio Sarta, per la prima volta in Abruzzo, dopo aver fatto il giro d’Italia con oltre 10 repliche in diverse città italiane.
L’idea è nata da una felice intuizione di David Filieri, originario di Vallecupa di Fagnano, che si è immediatamente attivato per consentire lo spettacolo nella suggestiva  ex chiesa di San Sebastiano in Corbellino.
“Quando il direttore de IlCapoluogo, Roberta Galeotti, ci ha proposto l’idea, ci siamo messi subito a disposizione. E’ stato un momento di orgoglio. Conoscevo Sarta come giornalista nel Processo del Lunedì,  La Domenica Sportiva e poi ancora in altri programmi televisivi. Non lo conoscevo come attore e sono rimasto stupito. Ha trasmesso emozioni forti con uno spettacolo che ha emozionato per cinquanta minuti. La platea era variegata: c’erano politici, persone arrivate da fuori e la nostra comunità. Ciò che mi ha colpito di più della serata è la commozione ritrovata negli occhi della gente al termine del monologo” – afferma il sindaco di Fagnano Alto Francesco D’Amore.
Questo è l’esempio di una piccola comunità che si è raccolta attorno ad un evento culturale di rilievo nazionale, grazie all’amministrazione comunale che ha immediatamente aperto le porte di casa all’evento. La risposta della gente è stata incredibile nonostante la data scelta si sia rivelata poi un giorno sbagliato per portare in scena le emozioni del terremoto aquilano. A Corbellino, infatti, si è andati in scena il giorno dopo il tremendo sisma di Norcia.
Una sala piena, oltre cento persone, che in quel giorno ‘poco normale’ hanno voluto esserci per vivere una normalità ancora una volta portata via dalla scossa del giorno precedente che ha colpito l’Italia Centrale. Ed è allora che il terremoto rappresentato da Sarta non è più solo quello dell’Aquila, ma è la storia di tutti i terremoti.
David Filieri anticipa “l’idea di un’altra collaborazione con l’attore, magari una piccola stagione teatrale nella meravigliosa cornice del San Sebastiano”.
Dopo lo spettacolo una cena nel capannone accanto al progetto case a base di zafferano e zucca. Un momento di incontro e confronto con l’attore. (Roberta Galeotti- Francesca Marchi) [leggi: Tanti terremoti, un’unica storia]