Usra, sciopero si avvicina

Si avvicina lo sciopero per i dipendenti dell’USRA, l’Ufficio speciale della ricostruzione dell’Aquila. Nei giorni scorsi, infatti, si erano rincorse voci che volevano il trasferimento di 20 unità dall’USRA dell’Aquila agli uffici speciali per il sisma del centro Italia: ipotesi smentita, dopo la minaccia di dimissioni da parte dell’assessore Di Stefano e l’appello di Pietrucci e Pezzopane, ma sostituita poi con lo spostamento di personale dall’USRC di Fossa.
La lettera che oggi i dipendenti dell’USRA hanno scritto va in una direzione ben precisa: il problema non è l’USRA, ma l’equiparazione delle condizioni di tutti gli Uffici Speciali.
“Questo è il momento di rilanciare, di dimostrare che la ricostruzione dell’Aquila è fatta di buone pratiche da esportare. Il punto non è consentire o meno la partecipazione dei dipendenti USRA, ma cogliere l’occasione per valorizzare una eccezionalità della pubblica amministrazione che finalmente tutti apprezzano al punto da dichiarare insostituibili gli attuali dipendenti.
Ci preme pertanto sottolineare che lo spostamento di un gruppo di colleghi dell’USRA, oltre che rendere tutti orgogliosi del riconoscimento per il buon lavoro sin qui svolto, costituisce una ulteriore opportunità di diffusione e valorizzazione del modello di Ricostruzione Aquilana e garantisce il mantenimento di un livello di attenzione sempre alto nei confronti dei processi in atto a L’Aquila e nelle Frazioni.
Unitamente a questo, la battaglia che deve essere condotta e che condurremo è quella di pretendere una crescente attenzione affinché l’USRA possa essere messa in condizione di accelerare ulteriormente il cammino della ricostruzione, anche attraverso la valorizzazione delle risorse umane, almeno adeguandone le condizioni lavorative rispetto ai colleghi impiegati nella ricostruzione delle aree colpite dai più recenti avvenimenti.
L’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dell’Aquila ha maturato notevole esperienza anche nell’attività istruttoria dei progetti di ricostruzione e potrebbe dare un contributo determinante al nuovo processo post sismico, almeno pari se non superiore a quello degli altri soggetti chiamati oggi ad offrire la propria professionalità.
Non bisogna infine tralasciare che così come verrebbe penalizzata la ricostruzione dell’Aquila qualora dovesse prestare 10 dei 20 dipendenti necessari alla struttura del Commissario straordinario, allo stesso modo o ancor di più sarebbe penalizzata quella dei comuni del cratere che verrebbe privata non di 10 ma di tutte le 20 unità necessarie ai nuovi Uffici.
Le tanto discusse best practices della ricostruzione dell’Aquila, intese proprio come esperienze che hanno consentito di ottenere risultati eccezionali,non si attuano con modelli procedurali precostituiti, ma consentendo ad un gruppo di persone di esportare le esperienze virtuose, con l’obiettivo di dotare chi rimane dei necessari strumenti per ultimare il processo di ricostruzione avviato per L’Aquila ed il Cratere.”
“In relazione a questi argomenti non possiamo che rimanere amareggiati e delusi, comunicando che il nostro stato di agitazione sarà presto concretizzato. Rinnoviamo pertanto la richiesta di impegno di tutte le parti coinvolte a veder risolta la questione quanto prima, con la speranza di avere un confronto durante l’assemblea sindacale del 25 p.v. e di non dover perpetrare azioni forti che creerebbero solo disagi.”