Luca Di Carlo riconquista la D’Urso

Torna il sereno tra Luca Di Carlo e Barbara D’Urso. Rose e baci appassionati per la riconciliazione in diretta su Canale5 dopo il feroce scontro che aveva animato la puntata di DomenicaLive dello scorso febbraio.
L’avvocato abruzzese di Ilona Staller ha fatto il suo ingresso nella puntata di DomenicaLive del 20 novembre scorso su Canale5, con un grande fascio di rose.
Grandi baci tra i due che avevano da superare una domenica nera. L’avvocato del diavolo, così è stato definito il professionista originario di Tagliacozzo che ha salvato dalle insidie processuali la celebre Ilona Staller in arte “Cicciolina”, è entrato nello studio della D’Urso dove lo aspettavano Ilona Staller e suo figlio.
«Ho portato delle bellisime rose a Barbara – racconta Di Carlo al Capoluogo -, che si è lasciata sedurre dai miei baci. Dovevamo cancellare una brutta domenica e lo abbiamo fatto nel modo migliore. Il nostro è un amore litigarello».
Luca Di Carlo fu assoldato dall’ex deputata al Parlamento italiano, Ilona Staller, contro l’esercito degli avvocati dell’ex marito, artista americano Jeff Koons. Di Carlo ha vinto il processo di diritto internazionale penale più famoso e complicato, facendo assolvere la Staller dalla Corte d’Appello di Roma dalle accuse di avere impedito all’ex coniuge di incontrare il figlio e vincendo anche sulla richiesta risarcitoria milionaria.
A febbraio 2016 Cicciolina torna in tv da Barbara D’Urso, ma viene ritratta in modo fuorviante nel servizio che la introduce.
«La ricostruzione è fighissima, è un misto tra un film di Dario Argento e scene fantozziane – sbotta subito il legale –. E’ un mezzo improprio per raccontare un fatto che non è provato, e non può esserlo né dai giornalisti né dai media».
“Cicciolina finisce sotto processo con l’accusa di frode ad un’assicurazione – racconta il servizio –. Tutto inizia nel 2011. L’ex pronostar si presenta al pronto soccorso con una ferita alla mano e racconta di essere stata azzannata da un cane. I medici le consigliano di sottoporsi ad una vaccinazione di antitetanica ma lei rifiuta. La presunta aggressione sarebbe avvenuta nei pressi dell’abitazione della Staller sulla via Cassia, a Roma. Ilona chiede un risarcimento all’assicurazione con la quale aveva aperto una polizza antinfortunistica presentando certificati che dimostrano come quel morso le abbia impedito di lavorare per tre mesi. Quei certificati però portano la firma di un medico che non risulta iscritto all’Ordine dei medici. L’uomo è indagato per esercizio abusivo della professione. Secondo l’accusa la storia del morso del cane sarebbe una messinscena, un’invenzione per intascare i soldi dell’assicurazione“.
Mentre l’ex pornodiva dà risposte pacate, a Luca Di Carlo saltano i nervi ed inizia ad inveire contro la mancanza di serietà del servizio. Una ricostruzione di parte e poco veritiera, basata esclusivamente sulle posizioni dell’accusa.
«Noi facciamo televisione e quindi abbiamo fatto una ricostruzione basandoci unicamente sui giornali» si difende la conduttrice.
«Il medico non era mio amico – replica Ilona Staller – io sapevo che era un dottore, non sapevo fosse un falso medico. Era un mio amico virtuale, sui social. Ero convinta che fosse un dottore». Nel finale, Di Carlo si toglie il microfono in segno di protesta condannando la ricostruzione dei fatti tendenziosa e le sentenze mediatiche. Dopo otto mesi i due si sono riconciliati con baci ed abbracci, e con la benedizione di Cicciolina.