#Nonunadimeno: giornata internazionale contro la violenza sulle donne

25 novembre 2016 | 11:30
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#Nonunadimeno: giornata internazionale contro la violenza sulle donne

L’ultima si chiamava Elizabeth: è stata strangolata dal compagno, già denunciato in passato per stalking.

E’ l’ultimo di un elenco, purtroppo infinito, di nomi delle vittime della violenza sulle donne: oggi, 25 novembre, la giornata internazionale istituita dall’Onu per ricordare le donne morte per mano di uomini che spesso dicevano di amarle.

All’Aquila, ieri, l’inaugurazione della panchina rosso alla Villa Comunale: una sorta di monumento civile contro la violenza sulle donne e contro il femminicidio. Un monumento finalizzato a sensibilizzare la comunità a tale grave problema ha l’intento di favorire la riflessione dei cittadini sui cambiamenti culturali necessari per sconfiggerla. panchina rossa villa comunale

Ogni anno in Italia muoiono, ammazzate, almeno 100 donne. Ai femminicidi si aggiungono violenze – verbali, psicologiche – che sfuggono ai dati ma che, se non fermate in tempo, rischiano di mietere altre vittime. Sono migliaia le donne aggredite, picchiate, perseguitate, sfregiate. Quasi 7 milioni, secondo i dati Istat, quelle che nel corso della propria vita hanno subito una forma di abuso.

Secondo gli ultimi dati forniti dalla Polizia nel 2016 sembrerebbero in lieve diminuzione i femminicidi. Non cambiano invece i dati sui maltrattamenti. Ma non c’è da rallegrarsi né da abbassare la guardia in quanto negli ultimi cinque mesi in Italia sono state uccise oltre 25 donne, quindi più di una a settimana.

Sono 3 milioni e 466 mila in Italia, secondo l’Istat, le donne che nell’arco della propria vita hanno subito stalking, ovvero atti persecutori da parte di qualcuno, il 16% delle donne tra i 16 e i 70 anni. Di queste, 2 milioni e 151 mila sono le vittime di comportamenti persecutori dell’ex partner. Ma il 78% delle donne che ha subito stalking, quasi 8 su 10, non si è rivolta ad alcuna istituzione e non ha cercato aiuto.

Alle donne vittime di violenza e ai loro figli saranno destinati 5 milioni annui nel triennio 2017-2019. Lo prevede un emendamento alla legge di bilancio approvato in Commissione alla Camera. Le risorse andranno al piano antiviolenza, ai servizi territoriali, ai centri antiviolenza e ai servizi di assistenza alle donne. Il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità sarà quindi incrementato di 5 milioni annui.

(e.f.)