Levata di scudi contro le strisce blu

Viale Gran Sasso, Viale Corrado IV, via Strinella, Viale Duca degli Abruzzi, Fontana Luminosa. Sono solo alcune delle zone in cui oggi si parcheggia liberamente ma molto presto si dovrà pagare: tornano le strisce blu.
Le modalità e le tempistiche verranno spiegate domani nel corso di una conferenza stampa indetta dal sindaco Massimo Cialente. Il via libera al provvedimento è stato dato dalla Giunta lo scorso venerdì, come anticipato da il Capoluogo: le reazioni sui social network sono state decisamente negative da parte di utenti del centro storico, commercianti e semplici cittadini.
“Così decretano formalmente la fine del centro storico” scrive un lettore. “Cretini noi, che ci abbiamo creduto nel centro storico” commenta un commerciante.
“Siamo ai colpi finali di distruzione della città: dopo il terremoto tocca alla politica”
“Dov’è tutto questo afflusso di auto in questa città deserta per giustificare il ripristino dei parcheggi a pagamento? Pagheranno solo impiegati, commercianti, studenti e operai. Dove dovrebbero parcheggiare le persone che lavorano in centro? E tutti gli studenti che frequentano il Dipartimento di Scienze Umane?”
Quello che non torna, infatti, è il discorso legato a quale futuro si vuole dare al centro storico dell’Aquila: le strisce blu funzionano per chi viene in città per poche ore e poi va via, magari per fare commissioni. Ad oggi, il centro storico è vissuto solo da studenti, commercianti e operai della ricostruzione, oltre agli impiegati dei pochi uffici pubblici tornati dentro le mura.
E’ impensabile – questo il pensiero di molti – che in assenza di un abbonamento o di un ticket che abbatta il costo del parcheggio orario una persona possa pensare di venire in centro per molte ore. E inoltre: in una città dove il servizio di trasporto pubblico non è certamente commisurato ai 40 km di estensione, il mezzo privato è il solo modo per circolare, fra traffico, ingorghi e rotonde (tanto per tornare sul discorso della qualità della vita e dello sprofondamento della provincia dell’Aquila nella speciale classifica di Italia Oggi – Università La Sapienza.)
Controverso l’aspetto legato ai lavoratori di Mobilità e Parcheggi: il provvedimento pare rispondere direttamente all’appello dei sindacati che nei giorni scorsi chiedevano di riattivare gli stalli a pagamento per salvare i 20 posti di lavoro di M&P. “Qualcuno dovrà pur pagare gli stipendi ai cassaintegrati di M&P, è visto che le tasse ordinarie non bastano” scrive un lettore. “Inoltre mi auguro che in questo modo il presidente della M&P trovi i soldi per rifare il manto stradale dentro il terminal Lorenzo Natali che è veramente,come tutto lì,uno schifo!”
“Non è di certo un incentivo a tornare a passeggiare per le vie ricostruite e magari a comprare in negozi che hanno riaperto” sbotta un altro commerciante.
L’alternativa? I centri commerciali, che di parcheggi gratis sono pieni.