Sequestrate le divise Asm dell’Adunata Alpini

Gli indumenti acquistati dal management di Asm Spa in occasione dell’Adunata degli Alpini sono stati posti sotto sequestro dalla Guardia di Finanza che, lo scorso 17 novembre, ha fatto irruzione negli locali dell’Aquilana Società Multiservizi.
Le divise incriminate sono passate alla cronaca perché non conformi, dopo la denuncia di alcune sigle sindacali nel novembre 2015 (Fp Cgil, Uil Trasporti, Ugl igiene ambientale, Fiadel) e l’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica dell’Aquila. Ai tempi l’amministrazione era targata Rinaldo Tordera poi passato ai vertici Asl.
L’esposto parla chiaro: l’Asm ha “acquistato oggetti che non hanno specifiche minime di sicurezza” e lo ha fatto con un bando da 58 mila euro “senza effettuare la relativa gara, ma procedendo ad assegnazione diretta”.
Infatti, come si evince dagli atti, il finanziamento è stato spacchettato in 4 tranche, permettendo all’Asm di non fare una gara di affidamento.
Le incongruenze:
-Le divise nell’autocertificazione vengono classificate come bicolore, invece quelle indossate dagli operatori ecologici erano tricolore. Nei documenti vengono riportati solo il pantalone e il gilet, tralasciando un terzo pezzo: la giacca.
-La dichiarazione di conformità CE è stata fatta dallo stesso fabbricante, ovvero l’Emervol srl, che dichiara che il prodotto “è fabbricato nella totale conformità alle disposizioni della direttiva”. Nel documento la data è quella del 5 novembre 2015, vale a dire 6 mesi dopo l’Adunata degli Alpini.
L’azienda, con un ordine di servizio del 2 Novembre 2016 (prot. N. 998), attraverso una lettera a firma dell’amministratore unico, Francesco Rossettini , prevede la consegna dei nuovi DPI (dispositivi di protezione individuale) e la riconsegna dei vecchi dal 3 al 17 novembre, giorno in cui c’è stato il sequestro.
Sono stati spesi 58 mila euro, ovvero circa 430 euro ad operatore ecologico, per l’acquisto di indumenti che non hanno i requisiti previsti per legge e che oggi sono stati sostituiti con altri indumenti a norma e quindi con doppio dispendio.
In base alle norme il datore di lavoro “deve prestare la massima attenzione nell’acquisire un capo di vestiario altamente visibile e particolarmente resistente agli agenti contaminanti” mentre secondo l’esposto “l’azienda si è mossa in direzione opposta”.
Nella denuncia si lamentano ulteriori carenze sul tema della sicurezza sul lavoro, come spogliatoi parzialmente allestiti, l’assenza di lavaggio professionale e il rischio che i lavoratori hanno nel riportare e lavare a casa indumenti potenzialmente contaminanti.
COMUNICATO STAMPA
AVEVAMO ed ABBIAMO RAGIONE NOI!!!
Cari cittadini Aquilani
Vi ricordate il comunicato stampa fatta dalle OO.SS. Territoriali di UIL Trasporti e UGL Igiene Ambientale in merito all’acquisto degli indumenti di lavoro da parte dell’azienda ASM spa in occasione dell’88° Adunata Nazionale degli Alpini avvenuta a L’Aquila nel mese di Maggio 2015, dove noi mettemmo in evidenza tutte le anomalie di tale acquisto?
OR BENE OGGI DOPO MOLTO TEMPO SIAMO ARRIVATI ALLA CONCLUSIONE; AVEVAMO ED ABBIAMO RAGIONE NOI, di questa tristissima vicenda dove l’azienda ASM spa invece di sbraitare “STA’ TUTTO APPOSTO” “ABBIAMO TUTTI I CERTIFICATI”, “DENUCIO TUTTI” bastava che FACESSE UN BAGNO DI UMILTA’ e si fosse messa intorno ad un tavolo di concertazione con le parti sociali, per trovare una soluzione condivisa, con la quale, si fosse evitato di mettere in SERIO PERICOLO gli operatori ecologici di questa città, essendo stati gli unici IN TUTTA ITALIA a non avere DPI (Dispositivi di Protezione Individuale=DPI) AD ALTA VISIBILITA’ A NORMA.
L’importanza dei suddetti DPI e l’ennesima “morte bianca” che ha colpito il comparto dell’Igiene Ambientale è purtroppo storia proprio di questi giorni; parliamo del povero Stefano che aveva 53 anni ed è deceduto il 27 ottobre scorso….Antonio aveva solo 52 anni ed è deceduto il 25 novembre.
Per fortuna a L’Aquila non è stato investito nessuno mentre indossava i famigerati indumenti perché altrimenti oggi ci ritroveremmo a raccontare un’altra triste storia.
E proprio per questo che ci sentiamo in obbligo di ringraziare, in maniera fondamentale con sentito e vivo sentimento alla Procura della Repubblica, alla Procura Regionale della Corte dei Conti e alla Compagnia della Guardia di Finanza per l‘ottimo lavoro svolto nonché la particoalre sensibilità mostrata per tale argomento!!!
Ma quello che ci fa più specie è che sono stati spesi circa 60 mila euro (circa € 430 pro-capite ad operatore ecologico) per l’acquisto di detti indumenti che non hanno evidentemente i requisiti previsti per legge e che oggi sono stati infatti sostituiti con altri indumenti a norma salvo qualche incongruenza che ne riparleremo in altra occasione. Il tutto senza alcuna spiegazione semplicemente con avviso lapidario: “Si dispone a tutti i dipendenti del servizio I.U. che, a far data dal 03/11/2016 ed entro il 17/11/16, è prevista la consegna dei nuovi DPI e la riconsegna dei vecchi”.
Resta il fatto che sono stati spesi altri denari! E quindi da 60 mila euro passiamo a quanto?
Ed adesso? Chi pagherà i danni dell’errato acquisto di queste divise!!!
Ah si i soliti cittadini aquilani che si sono visti l’aumento della TARI?!? Ottima gestione manageriale!
Ed il Sindaco di questa città che farà ora?
Prenderà seri provvedimenti nei confronti di coloro che hanno commesso questo oneroso e clamoroso errore? Oppure come al modus operandi di questa Amministrazione – da due anni a questa parte – cercherà di sminuire ed attaccare l’operato dei detrattori di tale malefatte?
Siamo basiti del silenzio più assordante – sintomatico di ASM spa – in cui nessuno fa un “mia culpa” chiedendo scusa in primis ai lavoratori di ASM spa ed addirittura facendo finta di ignorare che il 17 novembre le Autorità competenti, per quanto appreso, HANNO POSTO SOTTO SEQUESTRO GLI INDUMENTI ACQUISTATI DAL MANAGEMENT DI ASM SPA IN PROSSIMITÀ DELL’88A ADUNATA DEGLI ALPINI!!!
CONCLUDIAMO CON UNA MASSIMA …….. LA VERITA’ DISSE ALLA FALSITA’…..
“TU MI POTRAI ANCHE ANTICIPARE, MA IO TI RAGGIUNGERO’ SEMPRE…”
L’Aquila lì 30/11/16
UIL Trasporti e UGL Igiene Ambientale
L’Aquila