Lorella, un presepe vivo con 20 anni di storia

di Roberta Galeotti
Un presepe perenne che si sviluppa in un’intera stanza della casa di Lorella Reato, quattro metri e venti, per due di profondità. «E’ un paese vivo – ci racconta Lorella emozionata, mentre ci mostra la sua creazione -, ci lavoro almeno 3 mesi l’anno, principalmente di notte e lo sto costruendo da oltre venti anni.
Compro le statue di resina alte 12 centimetri e poi le articolo con i movimenti. Le case, ricche di bifore (perché Lorella Reato è innamorata delle bifore, ndr), sono realizzate in polistirene estruso. Le disegno, le coloro e le arricchisco con portoni e finestre e poi le taglio con un termocut. A volte sono talmente tanto presa da quello che sto realizzando che, distrattamente, mi accorgo che sono le sette del mattino e che devo scappare a lavoro».
Una passione che la muove sin da quando era bambina e che la mette al centro di prese in giro da parte della sua famiglia, ma il prodotto è entusiasmante. «Mio fratello Marco mi prende in giro e, quando ho potuto spostare il presepe dall’angolo della taverna alla stanza che gli ho dedicato, mi ha chiesto se avessi presentato una variante al Piano regolatore.
Il trasloco del presepe è stato molto complesso – aggiunge Lorella con dovizia di particolari -. Ho dovuto adattarlo e ripensarlo da capo, ma in uno spazio degno della sua grandezza». Nel mezzo del Presepe spicca una fontana stupenda che è la riproduzione della fontana di Fontecchio. Un lavoro delicato realizzato con pazienza e sapienza da Lorella.
Le foto non rendono omaggio a questa opera d’arte, frutto di tanta passione e dal valore inestimabile.