Il mito di Re Artù: storia e leggenda

5 dicembre 2016 | 10:51
Share0
Il mito di Re Artù: storia e leggenda

Presso l’Auditorium Sericchi in Via Strinella 88 l’architetto Gianandrea Capecchi, invitato a L’Aquila da Panta Rei, ha parlato della figura di Re Artù, di come abbia avuto origine, come sia stata tramandata nei secoli e di come alcuni aspetti ad essa legati siano stati per troppo tempo tralasciati.

L’incontro con l’architetto pratese Gianandrea Capecchi si è rivelato interessante e ricco di spunti per gli appassionati di storia, simbolismo e spiritualismo. Il Dottor Capecchi ha parlato della figura di Re Artù partendo dalle origini, che si perdono nelle nebbie della Britannia romana, fino ad arrivare al Romanticismo, periodo in cui crebbe notevolmente l’interesse per il ciclo bretone e carolingio. Nel suo percorso Capecchi ha analizzato le figure più importanti legate al ciclo arturiano come Chretien de Troyes o il cavaliere italiano Galgano Guidotti. Gli studi del Dottor Capecchi hanno fatto luce su molti aspetti della figura di Re Artù tra cui quelli legati al simbolismo ed ai culti iniziatici, agli archetipi costruttivi ed alla conservazione di antichi saperi.

Gianandrea Capecchi e Mariagrazia Lopardi sono uniti da un’amicizia di vecchia data, la competenza della Dottoressa Lopardi in materia di mitologia e simbolismo insieme alla perizia di Capecchi negli studi architettonici ha permesso di portare avanti studi molto interessanti,u no dei tanti frutti di questo lavoro congiunto è stata la scoperta, da parte dello studioso toscano, dei rapporti pitagorici tra gli elementi di una figura serpentiforme realizzata all’ interno della basilica di Collemaggio.

Con la speranza che il terremoto abbia scosso gli aquilano dal loro torpore spirituale Panta Rei ha dato appuntamento per il prossimo 27 gennaio quando, sempre presso l’Auditorium Sericchi, si parlerà di meditazione.