Regione, notte di bilancio

28 dicembre 2016 | 21:34
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Regione, notte di bilancio

Sono 680 in tutto gli emendamenti presentati alla legge di Bilancio regionale: ad essere discussi sono però molti di meno.  “Con la ghigliottina” denunciano i Cinque Stelle “sono stati cancellati circa 400 emendamenti: per la prima volta, dopo la modifica del Regolamento si applica questo tipo di deroga.”

Restano in piedi infatti solo cinque emendamenti a consigliere: la discussione e il voto scorrono veloci, dunque, e portano attorno all’una di notte all’approvazione dei progetti di legge 343 e 344, quelli riguardanti la Legge di stabilità regionale 2017 e la legge del Bilancio di previsione finanziario 2017-2019.

Polemici i pentastellati: “La due giorni di bilancio si conclude con un atto forzoso verso le opposizioni e con il taglia e cuci di un governo di regione spaccato.”

A dire il vero su un emendamento, in particolare, il primo discusso, si è registrata tensione: quello sul futuro dei Tribunali minori abruzzesi. Dalla Regione è stata approvata l’istituzione di una Commissione paritetica con il Governo – con annesso stanziamento dei 50mila euro – per stabilire le azioni da intraprendere per evitare la chiusura dei Tribunali di Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona. Un intervento giudicato inutile dall’opposizione a 5 stelle, che a sua volta aveva proposto un subemendamento  che andasse invece nella direzione già indicata dalla legge 155 sul riordino della geografia giudiziaria.

La discussione generale si era conclusa nel tardo pomeriggio e dalle 21 si è iniziato a discutere e votare gli emendamenti e subemendamenti presentati.

Non è però finita qui. Sono ormai le 3 del mattino quando inizia la discussione del Milleproroghe: dai sottotetti ai tartufi, dalla pineta Dannunziana alla proroga della liquidazione delle Comunità Montane per la gestione dei servizi sociali. Da quanto trapela nella lettura, ci sono anche stanziamenti per la cultura, sebbene non ben definiti: 35000 euro per la partecipazione “a convegni ed eventi afferenti al settore della cultura”.
C’è davvero di tutto in questo provvedimento che vanta decine di emendamenti e subemendamenti che, complice l’ora tardissima e la presentazione degli stessi solo pochi minuti prima, vengono discussi poco o nulla: la maggioranza si dimostra solida e ce la fa senza aiuti esterni. E’ un dato di fatto, comunque, che il consigliere D’Ignazio spesso voti in linea con la maggioranza.

I numeri del Bilancio regionale

Prudente, a voler usare le parole dell’Assessore Paolucci. Della sopravvivenza, per citare Sospiri. La Finanziaria in fase di discussione in Regione in questa seconda giornata di maratona ha un’ampia gamma di definizioni, a seconda di come lo si guarda.

La discussione ha visto interventi complessi e davvero chilometrici. L’Assessore Paolucci elenca i capitoli di spesa e i motivi che hanno portato agli accantonamenti totali di oltre 60 milioni di euro “posti a presidio e a tutela degli equilibri di bilancio”. Di questi 51 sono solo quelli per il rientro dal deficit sanitario.

6,2 miliardi di euro l’ammontare dell’intero bilancio. Cifre che però dovranno essere riviste nel corso dell’anno. Il perché lo spiega lo stesso Paolucci.

Al trasporto servirà di più dei 45,2 milioni stanziati. Sul sociale – 11 milioni di euro – ci saranno ancora più esigenze. Certamente, tra sport e cultura 2 milioni sono insufficienti. Per le aree verdi 2,4 milioni a vario titolo non sono sufficienti. 

Solo il perimetro sanitario e altre spese relative al comparto sanità sono pari ad un importo di 2 miliardi 546 milioni. Le spese vincolate ammontano a 765 milioni fino ad arrivare ad un valore complessivo di voci obbligatorie di 5 miliardi e 874 milioni. Escludendo questo importo, il bilancio regionale diminuisce a 394 milioni.

Questa voce residua è destinata prioritariamente alle spese di personale pari a 84,2 milioni, al rimborso prestiti (127,4 milioni), ai contributi a i Comuni per mutui e prestiti per euro 18 milioni, al finanziamento della spesa del consiglio (24,6 milioni) e solo per ARIT, ARTA, comunità montane ed altri enti si spendono 6,2 milioni di euro. La spesa per l’ADSU è pari a 15,3 milioni.

Restano 92 milioni utilizzati in parte per integrazione del fondo nazionale trasporti per 45,2 milioni di euro, fondo politiche sociali per un importo pari a 7,3 milioni e spese per funzionamento parchi sport e cultura etc.

Con l’avvio a regime della nuova programmazione comunitaria l’Ente ha dovuto prevedere la quota di finanziamento regionale che non ha interessato la passata programmazione. Si tratta di una somma di 18,2 milioni di euro che certamente costituisce un maggior onere per il bilancio regionale.

E’ importante segnalare anche le spese per trasferimenti riguardanti il Masterplan per un importo di 138 milioni di euro.

(in aggiornamento) e