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Dimessa con una costola fratturata

4 gennaio 2017 | 15:01
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Dimessa con una costola fratturata

Dieci ore di attesa al pronto soccorso. L’RX negativo. Le dimissioni. Il giorno dopo l’ecografia a pagamento riscontra una frattura ad una costola. Questo è il nuovo sistema sanitario nazionale.

«Dopo 10 ore di attesa in pronto soccorso per un dolore ad un fianco che mi toglieva il respiro – ci racconta la nostra lettrice -, mi hanno fatto delle lastre ed hanno riscontrato che non avevo nulla. Il dolore era lancinante ma al pronto soccorso mi hanno dimesso dicendomi di approfondire con il mio medico curante».frattura costole

L’esito delle lastre era negativo, così i medici del Pronto Soccorso hanno dimesso la paziente.

Il mattino successivo il dolore non accenna a diminuire così la signora decide di andare a fare un’ecografia in un centro medico diagnostico.

«In sala d’attesa riconosciamo diverse persone che avevano condiviso l’estenuante attesa in Pronto Soccorso con me e mio marito – ci racconta la nostra lettrice -. L’esito dell’ecografia costata 100 euro è di una frattura della X costola».frattura costole

Le domande che sorgono sono molte. Volendo tralasciare l’errore umano, che non dovrebbe accadere mai, del medico che può aver sbagliato la lettura della lastra, la perplessità nasce in relazione alle dimissioni di una persona in lacrime per un dolore lancinante. Abbandonare a se stessa una paziente sofferente, ci sembra l’errore più grande di un sistema sanitario che tenta di diventare moderno e performante. Forse sarebbe bastato rassicurare la paziente mettendo a disposizione la struttura medica per ulteriori approfondimenti, qualora il dolore non fosse diminuito. Una frattura composta può essere difficile da vedere attraverso una lastra, ma è pur vero che una tac diventa un’indagine impegnativa per una frattura composta ad una costola, che guarisce senza nessun intervento specifico.

(Rob.Gal.)