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Primarie Pd, scontro tra titani della ricostruzione

16 gennaio 2017 | 13:15
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Primarie Pd, scontro tra titani della ricostruzione

«Caminetti e riunioni carbonare hanno, purtroppo, caratterizzato la politica cittadina da sempre – spiega Carlo Benedetti, presidente del Consiglio Comunale di L’Aquila, commentando la domenica movimentata del Pd aquilano -, la cosa anomala, di questa riunione che ha tentato di incoronare Pietrucci, è che la stampa abbia immediatamente riportato i contenuti della riunione segretissima».

Il caminetto dei dirigenti del Pd cittadino, tenutosi venerdì sera, ha visto protagonisti la Senatrice Stefania Pezzopane, il vice presidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli ed il sindaco uscente Massimo Cialente, accompagnati dal segretario cittadino del Pd Stefano Albano, il capo di gabinetto Mauro Marchetti ed il capogruppo in Consiglio Stefano Palumbo. Dalla riunione sarebbe emersa la volontà chiara di Lolli di non candidarsi a sindaco alle prossime elezioni e, dalle indiscrezioni riportate dalla stampa, il gruppo dirigente avrebbe trovato la quadra nel nome del Consigliere Regionale Pierpaolo Pietrucci. Le reazioni di assessori e consiglieri del Pd sono state furiose ed immediate.

«In queste circostanze il nome viene diffuso alla stampa con due intenti – continua Carlo Benedetti – o perchè venga bruciato un candidato forte, o per spingere un candidato debole.

Il candidato sindaco va scelto con il gruppo consiliare e tra le persone che negli ultimi anni hanno lavorato per L’Aquila».

Come deve essere individuato il candidato sindaco della sinistra? Attraverso Primarie interne al Pd o attraverso le primarie di Coalizione?

«Non sono un fan delle primarie – conclude Benedetti -, ma a mio avviso le primarie tra candidati del Pd rappresenterebbero una sconfitta del partito e testimonierebbero una situazione di ingovernabilità della dirigenza.

Il Pd deve scegliere un candidato autorevole, punto di riferimento per tutta la coalizione. La critica che si potrebbe fare alle primarie del Partito democratico è che creerebbero un inutile bagno di sangue che si tradurrebbe in uno scontro tra cordate imprenditoriali e lobby di potere che potrebbero intervenire nella scelta di un candidato».

Le primarie del Pd vedrebbero contrapposti sicuramente Americo Di Benedetto e Pierpaolo Pietrucci, affiancati da un terzo nome; il primo gestisce il più grande appalto pubblico della ricostruzione aquilana da più di tre anni, il secondo catalizza veti e forze imprenditoriali di fazioni avverse al primo. Insomma, le primarie interne al Pd sarebbero uno scontro tra titani della ricostruzione.