Paura sisma: banchi vuoti e proteste

Banchi vuoti e classi dimezzate. E’ il caso della scuola elementare e dell’infanzia di Paganica.
Questa mattina una cinquantina di genitori hanno protestato fuori la struttura in muratura che si trova nei pressi della Villa Comunale della frazione.
Non bastano le rassicurazioni che arrivano dalla direzione: “nelle giornata venerdì ci sono state le verifiche tecniche di agibilità sia in questa scuola che nelle altre che si trovano nei Musp” – confermano dalla scuola. “Ma non c’è nulla di scritto, un documento che attesti che la struttura in muratura ristrutturata dopo il terremoto del 2009, ma che presenta qualche crepa dopo il terremoto di agosto nel reatino, sia sicura”.
Intanto c’è chi ha deciso di prolungare la vacanza forzata dei propri figli in attesa di una certezza in più.
Domani, martedì 24 gennaio, alle ore 18 si terrà una riunione con la dirigente scolastica, il comune e gli uomini della protezione civile che hanno effettuato i controlli.
CREPE E CALCINACCI DALLO SCORSO AGOSTO, MA NESSUN DANNO STRUTTURALE: I riflettori sono puntati su questa scuola già dallo scorso agosto, quando dopo la scossa di Amatrice, sono comparse crepe e distacchi di intonaco sui muri.
Nei mesi scorsi le famiglie, preoccupate, presentarono all’Ufficio Protocollo Generale del Comune dell’Aquila una lettera di richiesta, accompagnata da circa 300 firme, per ottenere il certificato di vulnerabilità sismica.
Ma il comune ha più volte ribadito che non esistono danni strutturali.
SCUOLA DI CANSATESSA, TRASFERIMENTO TEMPORANEO: Non riapre invece la scuola d’infanzia di Cansatessa, i cui scolari saranno ospitati temporaneamente in un’altra scuola in via Ficara al fine di consentire l’esecuzione di interventi di riparazione di lesioni non strutturali e l’avvio della verifica di vulnerabilità.
COMITATO SCUOLE SICURE:Vista la decisione di procedere con la riapertura delle scuole confortata dagli esiti dei sopralluoghi a vista, ieri pomeriggio un buon numero di genitori di alunni e studenti e insegnanti delle scuole aquilane dalle elementari alle superiori, si sono incontrati per scambiarsi pareri e mettere insieme le informazioni disponibili sullo stato di sicurezza degli edifici scolastici. A partire dall’esperienza del Liceo Cotugno che, nonostante comunque agibile e con esiti di sopralluogo sempre positivi, sa oggi di essere ospitato in una struttura con un indice di vulnerabilità assolutamente preoccupante, i genitori e gli insegnanti riuniti ieri hanno deciso all’unanimità di avviare una mobilitazione al fine di ottenere che i propri figli passino le ore dedicate alle lezioni in strutture sicure. La richiesta al Prefetto e agli altri organi competenti è di rendere immediatamente pubblici tutti i dati e gli indici di ogni scuola aquilana (a eccezione dei M.U.S.P. sulla cui antisismicità si può confidare) perché si possa essere almeno a conoscenza dell’oggettivo stato della sicurezza degli edifici, mantenendo la sospensione dell’attività didattica almeno finché non sia possibile acquisirne consapevolezza e valutarlo. “Le dita incrociate di figli, genitori e insegnanti non bastano!”