Gestione VerdeAqua, tutto da rifare

Servirà una gara pubblica per l’assegnazione della gestione del complesso Sportivo Santa Barbara.
La decisione, che accoglie il ricorso dell’Associazione 99 Sport, è stata presa dal Tar dell’Aquila che, il 25 gennaio scorso, ha dichiarato “l’illegittimità della delibera del Consiglio Comunale dell’Aquila n° 66 del 22.8.2016 con la quale veniva assegnata la gestione del Complesso Sportivo Santa Barbara a favore della Soc. Coop. VerdeAqua Smile fino al 2 maggio 2037.”
Nella sostanza, fanno sapere dall’Associazione 99 Sport, “il Giudice Amministrativo ha espressamente statuito che in materia di contratti pubblici il rinnovo è consentito solo ed esclusivamente per un periodo di tempo predeterminato e limitato. Invece nel caso di specie il Comune dell’Aquila aveva rinnovato l’affidamento, che originariamente era stato concesso nel 1996, fino al 2 maggio 2037 senza espletare alcuna gara o appalto pubblico in proposito e, perciò, in violazione di precisi riferimenti di legge.”
La stessa associazione aveva lamentato proprio il fatto che il Comune si era limitato a rinnovare la durata del rapporto contrattuale “simmetricamente” rispetto al mutuo contratto dalla VerdeAqua, garantito dallo stesso Comune e rimodulato dalla VerdeAqua con differimento della data di scadenza, con conseguente adeguamento da parte del Comune in relazione alla durata.
“Accogliendo la tesi del Comune sarebbe potuto accadere che, alla vigilia della scadenza, il mutuo sarebbe stato rinegoziato e il rapporto concessorio non avrebbe mai avuto fine.” sottolineano.
“Inoltre non poteva trattarsi di mera proroga del medesimo rapporto contrattuale visto che l’oggetto del contratto era completamente diverso rispetto a quello originario: la pista di pattinaggio, in base alla nuova delibera ritenuta però illegittima, sarebbe stata ripresa dal Comune che avrebbe ceduto invece l’impianto da tennis realizzato dalla Junior Tennis a favore della VerdeAqua”.
Per quanto riguarda l’assegnazione degli spazi d’acqua, con la sospensione della delibera 66 si torna alla situazione precedente.