Giorno del ricordo, il valore della memoria

A L’Aquila il Giorno del Ricordo è stato onorato non solo dalle istituzioni ma anche da semplici cittadini consapevoli di quanto sia importante non dimenticare alcune pagine drammatiche della storia italiana. Alla corona deposta in mattinata dalle autorità comunali ne è stata infatti posta un’altra dai rappresentanti di L’Aquila Che Rinasce e L’Aquila Futura.
Alle 12:30 di sabato 10 febbraio alcuni membri delle due associazioni cittadine si sono riuniti in via Norma Cossetto* rendendo omaggio alle vittime delle foibe ed a tutti gli esuli istriani e dalmati con una corona che recava, sistemata tra i fiori, una poesia in ricordo degli italiani massacrati e deportati in quei tristi anni a cavallo della fine della seconda guerra mondiale. Un gesto semplice ma carico di significato, compiuto al fianco della targa che ricorda la studentessa istriana trucidata dagli jugoslavi nel 1943.
«Ricordare questa tragedia, che ancora molti si ostinano ad ignorare, è per noi un dovere morale» ha sostenuto Luca Rocci, presidente di L’Aquila Che Rinasce, «si tratta di nostri compatrioti uccisi perché italiani, quindi dobbiamo considerarli a pieno titolo martiri del popolo italiano». Alle parole di Rocci ha fatto eco Gaetano Polichetti, di L’Aquila Futura «Queste pagine drammatiche della storia italiana vengono troppo spesso lette in chiave politica, si tratta di un errore grossolano dal momento che le migliaia di italiani massacrati o costretti all’esodo non costituivano una massa di fascisti, erano cittadini rimasti travolti dal vortice della brutalità. Partecipo attivamente al Giorno del Ricordo da tre anni e continuerò a farlo per impedire che questa tragedia umana venga consegnata all’oblio».
*Norma Cossetto (Visinada, 17 maggio 1920 – Antignana, 4 o 5 ottobre 1943) fu una studentessa italiana, istriana di un paese vicino Visignano, uccisa da partigiani jugoslavi nel 1943 nei pressi della foiba di Villa Surani.