Gran Panorama, nuovi danni post sisma

Altro duro colpo alle attività commerciali aquilane, le scosse del 18 gennaio hanno infatti danneggiato le pareti esterne del centro commerciale Gran Panorama compromettendo l’agibilità dell’intero stabile.

La struttura ospita numerose attività commerciali, i cui titolari sono costretti a dover affrontare un nuovo momento di incertezza sul da farsi, dal momento che la struttura della galleria commerciale e degli uffici è stata danneggiata dalle ultime scosse di terremoto.  Le grandi X sulle tamponature sono visibili ad occhio nudo. Interrogato dai commercianti, l’amministratore dell’edificio si è limitato a riferire loro che «sono in corso accertamenti tecnici sulla struttura» senza aggiungere altre informazioni.

Di fronte a questa situazione di incertezza, i titolari di alcune attività stanno prendendo in considerazione l’idea di spostarsi altrove, una scelta difficile e, soprattutto, onerosa.

La scelta più difficile è DOVE ricollocarsi adesso. Il centro storico, oggetto di slogan e di campagne elettorali, presenta ancore troppe difficoltà, tra cui la mancanza non trascurabile di un cospicuo e costante flusso di utenti.

Un’attività commerciale costretta a delocalizzarsi va incontro a pesanti difficoltà, dal costo del trasloco a quello dei lavori di adeguamento del nuovo locale; dal cercare di mantenere la clientela abituale e al dover far fronte ad affitti spesso molto cari.

Alcune delle attività presenti nel Gran Panorama oggi, si erano ricollocate lì a seguito del terremoto del 2009; trasferirsi ancora, dopo aver ritrovato in questi anni un po’ di equilibrio e riallacciato i rapporti con parte della vecchia clientela, è sicuramente un duro colpo. Sembra, infatti, che le lancette dell’orologio dell’Aquila siano state spostate indietro al 2009, con l’aggravante della stanchezza e dello stress di otto anni di ricostruzione sociale, imbastita con la crisi economica e la regressione di un sistema intero.