Di Pangrazio, rinviato a luglio

Rinviato al 6 luglio per una eccezione procedurale: è questo l’esito dell’udienza che si è tenuta questa mattina, davanti al giudice Marco Billi presso il Tribunale dell’Aquila, nell’ambito del procedimento che vede imputato, fra gli altri, il sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio.
Di Pangrazio viene processato per una serie di reati contro la Pubblica Amministrazione: è accusato di falso, peculato e abuso d’ufficio per aver attestato la regolarità tecnica di una delibera provinciale e per aver usato impropriamente l’auto blu della Provincia, di cui è dirigente
Il processo sarebbe dovuto iniziare il 15 settembre dello scorso anno, davanti al Giudice Giuseppe Grieco, ora andato in pensione. In quella data, come si ricorderà, una malattia contemporanea dei quattro imputati, una dei quali chiese il rinvio dell’udienza, e l’assenza del sindaco di Avezzano per impegni improcrastinabili, determinò il rinvio alla data odierna.
Questa volta imputati, difensori, Pm, parti civili e giudice c’erano tutti ma una firma ha causato l’ennesimo rinvio. Il giudice Billi, infatti, aveva firmato un atto in sede di indagine e, così come prevede la normativa, questo è un elemento di incompatibilità col ruolo di giudice terzo nel processo. Rilevata la propria incompatibilità, quindi, il magistrato ha disposto l’ennesimo rinvio, al 6 luglio prossimo, con attribuzione ad un nuovo giudice del tutto estraneo al procedimento in questione.